Neo sospetto: meglio toglierlo subito o basta tenerlo sotto controllo?

Dottoressa Floria Bertolini A cura di Floria Bertolini - Dottoressa specialista in Dermatologia Pubblicato il 23/09/2022 Aggiornato il 03/10/2022

Un neo dall'aspetto poco rassicurante va asportato allo scopo di comprenderne, attraverso l'esame istologico, la natura. Non è però necessario procedere tempestivamente, ma è possibile attendere fino a sei mesi (non di più!) per farne ricontrollare l'evoluzione.

Una domanda di: Fabiana
Buongiorno dottoressa, sono una ragazza di 26 anni ho da circa 2 anni un neo marrone molto scuro sulla gamba dx altezza ginocchio sempre stato piccolo (2mm circa) ed abbastanza omogeneo, da circa 1 anno forse anche meno ho notato un leggero ingrandimento ed è come se il neo stesse pian piano perdendo la sua forma d’origine ora misura circa 3mm. Sono andata da 2 dermatologi, il primo vuole asportarlo ed esaminarlo, il secondo mi ha detto che posso controllarlo fra 6 mesi e valutare: non ci capisco niente dato le due diagnosi opposte ed ho molta paura possa trattarsi di qualcosa di molto grave dato che si parla di esame istologico. Allego foto effettuata dal dermatologo. La ringrazio.

Floria Bertolini
Floria Bertolini

Gentile Fabiana, le due diagnosi che le sono state fatte non sono opposte tra loro: entrambi i colleghi hanno ritenuto il suo neo non tranquillo e per questo il primo dei due specialisti ha proposto subito di asportarlo e verificare se il cambiamento di dimensioni riferito e l’aspetto clinico e dermoscopico riscontrati corrispondessero ad una atipia anche microscopica, che si accerta con l’esame istologico. Il neo è di piccole dimensioni, in una sede di scarso interesse estetico, e tutto questo le avrebbe evitati follow-up ravvicinati e, se confermata l’atipia della neoformazione, avrebbe saputo subito di cosa si trattava. Se il nevo è tranquillo: una piccola cicatrice e non avrebbe dovuto altro da fare. Se fosse, nell’ipotesi peggiore, un melanoma – possono anche esservi nevi con vari gradi di atipia -, dall’istologia si avrebbero le indicazioni per la gestione successiva. Per neoformazioni così recenti e piccole spesso l’asportazione chirurgica permette la diagnosi e contemporaneamente è essa stessa la terapia. Altrimenti si ha indicazione ad effettuare una asportazione un po’ più ampia o più raramente altre indagini. Anche il secondo dermatologo non ha ritenuto tranquillo il neo e le ha consigliato una visita di controllo ravvicinato – non la visita annuale dei nei, con carattere preventivo -, per osservare il comportamento del nevo, per evitarle la cicatrice, se possibile. In base alle variazioni che noterà in sei mesi, le proporrà o un controllo ulteriore a breve, oppure l’asportazione per verificare se le variazioni cliniche riscontrate troveranno nell’istologia (lo studio microscopico della lesione) un chiarimento e le indicazioni alla gestione futura della neoformazione asportata. Mi sembra di cogliere nella sua lettera molta preoccupazione, forse perché ha un po’ di timore di essere sottoposta ad un intervento chirurgico. Si tratterrebbe di un interventino in anestesia locale, esattamente come quella che viene fatta dal dentista. Poi non sentirà male durante l’asportazione e la sutura. Quando l’effetto dell’anestesia passerà nelle ore successive, avvertirà un po’ di brucione per alcune ore. Effettivamente non potrà fare la doccia i giorni successivi per non bagnare la medicazione e dovrà evitare di fare attività fisica fino a quando non le asporteranno i punti per avere una cicatrice con risultato estetico migliore. Piccole cose e si toglierà tanta ansia. Altrimenti faccia assolutamente il controllo non oltre i sei mesi. Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti