Neonatini e frequenza delle scariche

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 19/02/2018 Aggiornato il 19/02/2018

Se un neonato non si scarica, si può comunque attendere che siano trascorse almeno 48 ore prima di intervenire, per esempio con un microclisma al miele.

Una domanda di: Daniela
Il mio bimbo ha 20 giorni e allatto solo al seno, a richiesta. Da 2/3 giorni è molto agitato e ha molta difficoltà a fare la cacca…Prima la faceva 3/4 volte al giorno, ora sembra che non
riesca. Fa tante puzzette, ma ieri non l’ ha fatta proprio. Stanotte era uno strillare continuo e anche quando dorme si agita molto.
Nel pomeriggio chiamerò la pediatra..
Cosa mi consigliate?

Stefano Geraci
Stefano Geraci

Cara mamma,
innanzi tutto tenga presente che prima di intervenire in qualunque modo si può aspettare che trascorrano 48 ore senza che il bambino si scariche.
Aggiungo anche che negli allattati al seno la stitichezza è un’eventualità rarissima, mentre è comune che il numero di scariche sia variabile. Mi spiego meglio: se nelle prime settimane il
neonato si scarica 3-5 volte al giorno, non è detto che continui a farlo a questo ritmo e che questa eventualità sia espressione di qualcosa che non
va. Premesso tutto questo, credo che il pianto e l’agitazione del suo bambino siano espressione delle cosiddette coliche gassose, disturbo che interessa numerosi neonati che va affrontato con pazienza, cercando di individuare il modo per alleviare il disagio del bambino. Non esiste infatti un’indicazione valida per tutti: ogni mamma deve trovare la strategia che meglio si adatta
al suo piccolino. Tra i rimedi per tranquillizzarlo, ci sono i massaggi lievi sul pancino, il bagnetto (solo se il bambino gradisce il contatto con
l’acqua), i giretti in auto. Alcuni neonati si tranquillizzano con il ciuccio, altri attaccandosi per qualche minuto al seno. Tornando alle
scariche del suo bambino, se dopo due giorni non fosse ancora accaduto niente può essere opportuno ricorrere ai microclismi al miele o alla
glicerina. E’ comunque una decisione che deve essere valutata dal suo pediatra curante e presa in accordo con lui. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto in gravidanza: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti