Niente cura per l’ureaplasma: corre un rischio il mio bambino?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 14/03/2023 Aggiornato il 14/03/2023

Non sempre l'ureaplasma è da trattare, per esempio l'"urealiticum" può essere eventualmente controllato anche solo mediante l'impiego di ovuli vaginali a base di fermenti lattici oppure aiutandosi con la dieta in modo da regolarizzare l'intestino.

Una domanda di: Antonella
Il sei marzo ho ritirato il referto di tamponi vaginali e cervicali risultando positiva a ureaplasma (c’era anche antibiogramma) e a candida. Il sette marzo ho effettuato test di gravidanza ed è risultato positivo. Il mio ginecologo, per il momento, mi ha prescritto solo Meclon crema e ovuli di Progeffik, specificando che per ureaplasma posso iniziare la cura a partire dalla 12 esima settimana e, comunque, tra la 12 esima e la 16 esima settimana. Ora non sto curando praticamente l’ureaplasma e sono molto preoccupata.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, dato che non ha allegato il referto dei tamponi vaginale e cervicale alla sua domanda mi è impossibile verificare se sia corretta o meno la terapia che le è stata prescritta. Sarebbe importante sapere sia il tipo di Ureaplasma che la carica per valutare se sia veramente opportuno un trattamento (servendosi degli antibiotici a cui il germe risulta sensibile in base all’antibiogramma). Infatti non sempre l’Ureaplasma è da trattare. L’Ureaplasma urealiticum ad esempio sembra sia un ospite abituale della cervice uterina e quindi potrebbe essere eventualmente controllato anche solo mediante l’impiego di ovuli vaginali a base di fermenti lattici oppure aiutandosi con la dieta in modo da regolarizzare l’intestino (lo so che in gravidanza l’intestino è molto pigro, motivo in più per avere una dieta sana, varia e una abbondante idratazione a base di…acqua/tisane/centrifugati e spremute). L’Ureaplasma parvum invece sembra essere più pericoloso per la gravidanza stessa, facilitando l’insorgere di contrazioni uterine premature (se ne accorge perché avverte dolori simili alle mestruazioni oppure mettendo la mano sulla pancia avverte una consistenza più tesa/elastica del solito). In ogni caso, sarebbe importante anche sapere come mai lei abbia effettuato questi tamponi, visto che non sono esami di routine. E’ infatti utile capire se aveva dei sintomi (dolori, perdite ematiche vaginali o secrezioni vaginali di qualche tipo) oppure no, se sia stato fatto per via di un precedente parto prematuro o qualche altra disavventura ostetrica… Capisco di poterla aiutare solo fino ad un certo punto, ma è corretto far riferimento al Curante che le ha prescritto questo esame, in modo da completare il percorso diagnostico-terapeutico con lo stesso specialista. Da parte mia mi permetto di suggerirle di non essere eccessivamente angosciata dal riscontro dell’Ureaplasma, dato che facilmente convivete da molto tempo senza che lei abbia mai avuto ripercussioni negative. Invece, siccome l’ansia e lo stress sono fattori che peggiora le nostre difese immunitarie, è importante che lei sia il più serena e fiduciosa possibile sia nelle sue grandi potenzialità (il nostro corpo di donne è veramente pieno di risorse da tanti punti di vista, solo che troppo spesso non ne siamo consapevoli) sia nelle competenze di Chi si sta prendendo cura di lei e del suo piccolo grande “campione”. Spero di averla aiutata, resto a disposizione se desidera, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

 

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Vaccino antipertosse in gravidanza: si può fare se c’è il rischio di toxoplasmosi?

28/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Se c'è il rischio reale di aver contratto la toxoplasmosi, come è possibile se si mangia carne poco cotta, prima di effettuare il vaccino antipertosse è opportuno capire se il contagio da parte del toxoplasma è avvenuto.   »

Si può dare l’acqua ai piccolissimi?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco...  »

Coppia con bisnonni in comune: ci sono rischi per i figli?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune,   »

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Fai la tua domanda agli specialisti