Niente manovre sul pisellino!

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 09/10/2017 Aggiornato il 09/10/2017

Non è mai opportuno forzare la pelle del prepuzio a scendere, se la fimosi non ostacola la possibilità del lattante di fare pipì.

Una domanda di: Tiziana
Sono la mamma di un bimbo di 8 mesi e la mia pediatra mi dice che il pisellino va aperto lei ha già effettuato una manovra qualche mese fa aprendoli una parte ora dovrebbe finire di aprirlo, ma non riesco a capire se bisogna o posso aspettare che la natura faccia il suo corso.
Secondo lei va fatto perché da solo non si apre?.
Buon lavoro a tutti e grazie

Dottoressa Alessia Bertocchini
Dottoressa Alessia Bertocchini

Gentilissima mamma, non consiglio mai di “aprire” precocemente nel lattante il prepuzio, tranne nei casi in cui la fimosi (così si chiama la chiusura del prepuzio) sia talmente serrata da non permettere al bimbo di fare pipì senza problemi (evenienza rarissima). la chiusura del prepuzio che non ostacola la fuoriuscita della pipì è detta fisiologica perché è presente in tutti i lattanti e non costituisce un’anomalia. La manovra di slittamento del prepuzio sul glande nel bambino prima dei due anni circa potrebbe creare lacerazioni della pelle tali che le cicatrici, per definizioni retraenti, potrebbero determinare la fimosi cicatriziale acquisita, molto più rara invece la fimosi serrata congenita, pertanto “non toccare il pisellino, se il lattante urina bene!” è un imperativo a cui dare ascolto senza porsi altri dubbi in merito. Diversamente si rischia di provocare appunto la cosiddetta “fimosi iatrogena” (chiusura del prepuzio indotta dall’esterno) che rappresenta un danno significativo per il bimbo. Quando il bambino sarà più grandicello, durante il bagno quando la pelle del prepuzio è ammorbidita dall’acqua potrà lui stesso, guidato dalla mamma o dal papà, far scorrere il prepuzio sul glande lievemente, per allenarlo a scoprirsi a poco a poco. Tanti cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti