Non ha il raffreddore, ma respira male dal naso

Dottor Aldo Messina A cura di Aldo Messina - Dottore specialista in Otorinolaringoiatria Pubblicato il 21/04/2020 Aggiornato il 21/04/2020

Compatibilmente con l'emergenza che stiamo vivendo a causa del nuovo coronavirus, un soggiorno al mare è la migliore cura in caso di alterazione della respirazione nasale, dovuta, per esempio, alle adenoidi ingrossate.

Una domanda di: Elisa
Ho un bimbo di 15 mesi e da circa tre mesi non riesce più a respirare con il nasino pun non avendo il raffreddore. Il pediatra ha detti che ha le adenoidi ingrossate, ma che è troppo piccolo per essere sottoposto all’intervento. Gli abbiamo somministrato il bentelan in pastiglie ma è migliorato pochissimo e adesso niente. Facciamo i lavaggi nasali, ma continua a respirare con difficoltà. Vorrei un consiglio. Grazie.

Aldo Messina
Aldo Messina

Gentile mamma,
il naso è importante per la respirazione dell’adulto ma, soprattutto del bambino, in quanto non funge da semplice tubo di aspirazione dell’aria ma svolge nei confronti di questa un’attività di pulizia e soprattutto di umidificazione e termoregolazione.
Talvolta il naso non è messo nelle condizioni di compiere bene il proprio lavoro. Ne sono esempio i casi di congestione nasale o di ipertrofia delle adenoidi o , molto più raramente, di alterazioni delle condizioni anatomiche. Ne deriva, nelle forme conclamate di difficoltà respiratoria nasale, una maggiore facilità a contrarre malattie respiratorie, per fortuna per lo più non gravi, comparsa di tosse ed otiti.
Se è semplice comprendere che il bambino presenti tosse o difficoltà respiratorie, lo è meno per le patologie dell’orecchio medio conseguenti a disturbo respiratorio. In quest’ottica è utile valutare se lamenta frequenti dolori all’orecchio e, fatto molto importante, fare attenzione se tende a farsi ripetere le frasi, o appare disattento e svogliato.
Per entrare nel tema specifico della tua domanda, ovviamente ci limiteremo a fornire in questa sede dei consigli di ordine generale, non disponendo del dato più importante: l’esame obiettivo.
Ciò premesso occorrerebbe indagare sulla familiarità per questo tipo di patologie e per forme di allergia, sulle condizioni igieniche abitative e/o scolastiche (umidità, giardini, animali domestici, moquette, pupazzi di pelliccia nella camera). Può essere utile il valutare se il bambino lamenta i sintomi del reflusso gastro esofageo e del conseguente laringo faringeo. Osservare se i bambino presenta il quadro della facies adenoidea (pallore, occhiaie, viso allungato).
Raramente il bambino durante la respirazione presenta un allargamento delle pareti delle narici che tendono ad afflosciarsi l’una sull’altra ostruendo la narice(alitamento).
Questi ultimi casi( frequenti otitI con sospetto deficit uditivo e facies adenoidea, dovrebbero indurre a consigliare una visita specialistica otorinolaringoiatrica.
I consigli del suo pediatra sia dal punto di vista terapeutico che prognostico (confermo che il bambino è piccolo per approcci anche di tipo chirurgico, se necessari) sono idonei ad affrontare la situazione.
Sars-CoV-2 permettendo e compatibilmente con la sua residenza e con i vostri impegni lavorativi, la migliore terapia è un mese di soggiorno in ambiente marino.
Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Pancione e traumi: quando preoccuparsi?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza, in seguito a un infortunio la verifica che tutto sta procedendo al meglio è una pancia sempre bella morbida e soffice. Qualora la pancia dovesse indurirsi ed essere molto tesa oppure dovessero comparire dolori simili a quelli del ciclo mestruale, potremmo essere di fronte a contrazioni...  »

A 5 settimane l’embrione non si vede

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Nella 5^ settimana di gravidanza non è motivo di allarme non visualizzare l'embrione con il battito del cuoricino. In questa epoca quello che conta è individuare in utero la camera gestazionale.   »

Fai la tua domanda agli specialisti