Nuova gravidanza mentre si sta ancora allattando: si deve smettere?

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 14/06/2018 Aggiornato il 31/07/2018

Il Tavolo tecnico per la promozione dell'allattamento al seno, del Ministero della Salute, ha stabilito che salvo casi particolari, è possibile continuare ad allattare al seno anche durante una nuova gravidanza.

Una domanda di: Valentina
Vorrei rimanere di nuovo incinta, ma allatto il mio bambino di due anni
ancora due volte al giorno. Devo interrompere l’allattamento prima o posso
aspettare un test di gravidanza positivo?

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile signora, il Ministero della Salute riguardo alla questione allattamento durante una nuova gravidanza si è così espresso: L’allattamento al seno è un comportamento di salute con effetti positivi a breve e lungo
termine sia per la madre che per il suo bambino. L’entità di questi benefici è proporzionale rispetto all’esclusività ed alla durata dell’allattamento stesso. Nell’attuale contesto socio-culturale italiano in cui l’allattamento al seno viene protratto in maniera non esclusiva anche per molti mesi, i professionisti d’area sanitaria (in particolare ginecologi, ostetriche, infermieri, pediatri, consulenti in allattamento) possono essere chiamati ad esprimersi sull’opportunità di continuare l’allattamento al seno quando la donna resti gravida. Spesso in questi casi viene data l’indicazione di interrompere immediatamente l’allattamento al seno, ritenendo che la sovrapposizione di allattamento al seno e gravidanza possa avere un’influenza negativa sullo stato nutrizionale e sulla salute della donna, sul prodotto del concepimento e sul bambino allattato al seno. Membri del Gruppo di Studio sull’Allattamento al Seno della Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP) e del Tavolo Tecnico per la Promozione dell’Allattamento al Seno del Ministero della Salute hanno effettuato una revisione della letteratura disponibile sulla sicurezza della coesistenza fra allattamento al seno e gravidanza. In sintesi il gruppo di lavoro è giunto alle seguenti conclusioni sulla coesistenza fra allattamento al seno e gravidanza:
• Non è documentato in letteratura un aumentato rischio di aborto (2)
• In un paese industrializzato come l’Italia, nel quale le donne gravide sono
generalmente sane e ben nutrite, non vi è un aumentato rischio di ritardo di crescita del feto, né di malnutrizione materna.
• E’ possibile che vi siano dei cambiamenti di composizione del latte materno e una
minor crescita del bambino allattato al seno, tuttavia se da un lato queste conseguenze sono
documentate per i paesi a risorse limitate, non è invece noto se questo valga anche
per un paese come l’Italia. Va tuttavia sottolineato che un bambino che succhia al
seno materno della propria madre gravida lo farà in maniera esclusiva per qualche
mese soltanto, dal momento che subentrerà l’introduzione di cibi semisolidi e solidi
nella dieta (alimentazione complementare) a partire dal 6° mese di vita,
verosimilmente prima o ben prima del 6° mese di gravidanza, quando in genere può
subentrare una diminuzione significativa nella produzione di latte.
• Non è documentato che la suzione al seno collegata all’allattamento al seno possa
determinare parto pre-termine per attivazione delle contrazioni uterine.
• Bisogna tuttavia considerare che i consigli individuali possono differire e che i
professionisti dell’area sanitaria potrebbero prudenzialmente scoraggiare la
coesistenza di allattamento al seno e gravidanza in donne con uno stato nutrizionale
subottimale (per esempio adolescenti, donne con malassorbimento), nel caso di
grave IUGR, in donne con storia di aborti ricorrenti o di precedente prematurità, se
la gravidanza è gemellare, se vi è una minaccia di parto pre-termine. Bisogna però
essere consapevoli che il lecito consiglio individuale di interrompere l’allattamento al
seno manca ancora di evidenze scientifiche.
In conclusione, la SIMP ed il Tavolo Tecnico per la Promozione dell’Allattamento al Seno del Ministero della Salute ritengono che per la maggior parte delle donne la coesistenza di gravidanza ed allattamento al seno risulti sicura per madre, embrione, feto e lattante. Questa è la posizione ufficiale della Comunità scientifica. Il mio consiglio è dunque quello di parlare con il suo ginecologo curante, quando rimarrà incinta, per valutare con lui in base alla sua condizione individuale, il da farsi. Di sicuro nulla suggerisce di smettere prima di rimanere incinta. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti