Ossiuri col pancione
A cura di
Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia
Pubblicato il 25/02/2018
Aggiornato il 30/06/2025 In gravidanza, gli ossiuri vanno debellati, scegliendo un farmaco che non sia controindicato nei mesi dell'attesa. Ci sono poi alimenti, tra cui l'aglio, la cipolla e il limone, che aiutano a risolvere il problema.
Una domanda di: Samantha
Salve vorrei sapere se il Vermox 100 mg in gravidanza si può assumere. E poi se gli ossiuri sono pericolosi. Aspetto una sua risposta tramite email. Cordiali
saluti.

Claudio Ivan Brambilla
Cara signora, avere gli ossiuri in gravidanza può fare certamente paura, anche se in realtà non c’è da preoccuparsi perché la presenza di questi piccoli parassiti non interferisce (come le future mamme temono) sullo sviluppo del feto, perché non possono essere trasmessi né attraverso il sangue né attraverso la placenta. Posto questo, è corretto debellarli perché comunque sono fonte di fastidi per la donna (il prurito anale, per esempio). Non tutti i farmaci vanno però bene: il Vermox (mebendazolo), per esempio, è sconsigliato in gravidanza dalla stessa casa produttrice. Opterei dunque per il principio attivo combacritm oppure pirvinio pamoato. In associazione a queste medicine, sarebbero da assumere leggeri lassativi ma può essere sufficiente una dieta ricca di verdura e frutta cotta, utili per favorire le evacuazioni. Le sostanze naturali che aiutano a combattere i vermi sono aglio, cipolla, succo di melagrana e succo di limone. Lo yogurt, grazie ai suoi fermenti lattici, favorisce l’equilibrio della flora batterica intestinale rendendo l’habitat inospitale per i parassiti. La stessa azione potrebbe essere determinata dalle carote crude. L’igiene deve essere osservata col massimo scrupolo: le mani vanno lavate spesso (specialmente dopo essere andati in bagno) e le unghie tagliate corte e spazzolate a ogni lavaggio delle mani. Con cordialità.
Nota della redazione: Gentile lettrice, i nostri specialisti non rispondono privatamente, ma solo nel sito.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.
Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto
Sullo stesso argomento
30/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli Fino a 12 mesi di vita è meglio non somministrare al bambino medicine contro i vermi. »
18/03/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori In gravidanza gli ossiuri si possono combattere con un farmaco a base di mebendazolo. »
20/11/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli Sotto i 12 mesi di età i farmaci contro gli ossiuri non sono consigliati dalle autorità regolatorie (AIFA). In generale, se il bambino non ha sintomi, basta attuare alcune regole relative all'igiene. »
15/01/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Francesco De Seta La presenza di parassiti intestinali che si individuano alla vista, anche se non viene documentata dal laboratorio, merita un approfondimento diagnostico e subito dopo la prescrizione di un trattamento specifico. »
12/10/2022
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori La parassitosi intestinale dovuta agli ossiuri non espone il feto a rischi, ma senza dubbio va debellata. »
Le domande della settimana
14/07/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni. »
14/07/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Antonella Di Stefano Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile. »
07/07/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Fabrizio Pregliasco Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni. »
Fai la tua domanda agli specialisti