Ossiuri in gravidanza: va presa la medicina per combatterli?

Dottor Antonio Clavenna A cura di Dottor Antonio Clavenna Pubblicato il 06/05/2019 Aggiornato il 06/05/2019

Il mebendazolo, principio attivo che si impiega contro gli ossiuri, è sicuro in gravidanza, specialmente dal secondo trimestre in avanti.

Una domanda di: Lara
Gentile dottor Clavenna,
i miei due bambini hanno preso gli ossiuri e purtroppo ho scoperto di averli anche io. Sono all’inizio del terzo trimestre di gravidanza (partorirò a metà agosto), posso prendere il farmaco per combatterli (ai bambini ho dato Vermox) o è controindicato in gravidanza? Eventualmente c’è un farmaco in particolare più consigliabile di altri? Se non dovessi curare questa parassitosi correrei dei rischi per la gravidanza? In particolare, c’è il pericolo che durante il parto (nel momento del passaggio all’esterno) il bambino venga infestato?
Grazie di cuore.

Antonio Clavenna
Antonio Clavenna

Gentile signora Lara,
il mebendazolo (principio attivo contenuto nel Vermox) viene scarsamente assorbito dal nostro organismo. Gli studi disponibili sull’uso in gravidanza non hanno osservato un aumento dei rischi per il feto e non ci sono pertanto particolari controindicazioni all’impiego, soprattutto nel secondo e terzo trimestre di gravidanza.
Non sono segnalati casi di infestazione del neonato al momento del parto, ma questa eventualità non può essere esclusa del tutto.
Considerando che i sintomi dell’infestazioni da ossiuri possono avere un impatto negativo sulla qualità di vita della donna in gravidanza (per esempio, causando disturbi del sonno) e che esiste il rischio seppure raro di infezione delle vie genitali, a mio parere è consigliabile il trattamento.
Cordiali saluti.

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