Ossiuri resistenti alla cura

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 23/10/2017 Aggiornato il 23/10/2017

Per evitare continue reinfezioni, in caso di ossiuri può essere opportuno che anche i genitori assumano la medicina per contrastarli.

Una domanda di: Una mamma
Buongiorno. Abbiamo riscontrato che mia figlia di 3 anni ha una parassitosi da ossiuri (visti dalla pediatra). Purtroppo ce ne siamo accorti tardi, quindi era almeno un mese che aveva il problema. E\’ stata trattata con Pirantel Pamoato (3,5ml x 3gg), in sovrapposizione con antibiotico per la tosse, era stata subito meglio ma passati 5giorni ha ricominciato ad avere gli stessi sintomi: prurito ovunque, male alla pancia, poco appetito e adesso anche prurito al sederino, che è di nuovo tutto rosso.
Il mio dubbio è che la bimba sia piena di uova e larve per cui anche se lo sciroppo ha effettivamente ammazzato i vermi adulti presenti, in pochi giorni si sia rinnovata l\’infestazione. Ho ripetuto una dose di sciroppo, che di nuovo ha dato sollievo ma per un paio di giorni.
Cosa mi consigliate? posso dare il vermifugo nuovamente per più giorni in modo da eliminare un maggior numero di parassiti?
Devo fare magari esami di controllo?
La bambina è molto nervosa e lamenta prurito continuamente e oltretutto ho anche una bimba di solo un mese che sarebbe grave contraesse la parassitosi.
Grazie per il consulto!

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Cara mamma,
potrebbe usare il mebendazolo: una dose subito e una dopo 14 giorni, perché potrebbe rispondere meglio a questa cura. In caso di reinfestazione comunque sarebbe opportuno trattare anche l’intera famiglia, tranne la piccola di un mese. Se poi i disturbi rimangono, non riuscendo a vedere il parassita, è utile fare l’esame specifico per individuare le uova di enterobius vermicularis (ricerca mediante scotch test su 3 campioni). Ne parli comunque col suo pediatra. Tanti cari saluti.

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