Ovodonazione: è legale anche in Italia?

A cura di Eleonora Porcu - Professoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 12/04/2023 Aggiornato il 12/04/2023

Ormai da quasi 10 anni anche in Italia è stata legalizzata la possibilità di avviare una gravidanza grazie all'ovocita di una donatrice. Il punto è che le donatrici in Italia sono pochissime, quindi quais sempre chi vuole accedere a questo tipo di procreazione assistita deve ricorrere a ovociti provenienti dall'estero.

Una domanda di: Miriam
Gli specialisti consultati mi hanno detto che rimanere incinta a 48 anni è quasi impossibile e che quando accade quasi sempre la gravidanza non evolve. Volevo saperne di più sulla tecnica relativa agli ovuli di una donatrice. Ovviamente in Italia non sarà possibile, mi può spiegare in cosa consiste e dove è legale questo metodo? La ringrazio.

Eleonora Porcu
Eleonora Porcu

Gentile Miriam, la donazione di ovociti, che fa parte della fecondazione eterologa, è legale in Italia da quasi 10 anni, ovvero dal 2014 a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale che abrogò la parte della legge 40/2004 che proibiva questa metodologia. La tecnica può essere utilizzata da coppie sposate o conviventi stabilmente, di sesso diverso e deve essere eseguita da Centri di Procreazione Medicalmente Assistita regolarmente autorizzati e iscritti al Registro Nazionale dell’ istituto Superiore di Sanità. La fecondazione assistita può essere eseguita anche col SSN. In Italia la donazione di ovuli è anonima e può provenire volontariamente e gratuitamente da donne in buona salute di età non superiore a 35 anni. Le donatrici di ovuli in Italia sono molto rare e quindi di solito gli ovuli provengono dall’ estero. Gli ovuli donati vengono fecondati con tecnica extracorporea col seme del partner della signora ricevente, alla quale vengono quindi inseriti gli embrioni eventualmente sviluppatisi. La donna ricevente deve essere in buona salute e di età non superiore a quella potenzialmente fertile che in Italia viene calcolata a 50-51 anni. I risultati variano da Centro a Centro in relazione a vari fattori . È importante tenere presente che una gravidanza in età avanzata è più esposta a complicanze per la madre e per il feto. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti