Partner con uguale gruppo sanguigno: ci sono rischi per il feto?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 19/06/2019 Aggiornato il 19/06/2019

Avere lo stesso gruppo sanguigno del partner non espone ad alcun rischio, anzi è un' eventualità positiva.

Una domanda di: Agnese
Avrei una domanda da farle: ho il gruppo sanguigno A positivo….quale gruppo sanguigno dovrebbe avere il mio partner per fare nascere un bimbo sano…. Il mio compagno ha gruppo sanguigno uguale al mio … Cordiali saluti.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Buongiorno signora, per fortuna non ci sono limiti in natura rispetto al gruppo sanguigno del partner…è già così arduo trovare l’anima gemella!
Il fatto che lei e il suo compagno siate di gruppo sanguigno identico è di per sé una buona cosa, nel senso che, anche nell’ipotesi in cui il sangue del bimbo si mescolasse in utero con il suo, non ci sarebbero comunque reazioni dal punto di vista immunitario.
Il problema della compatibilità tra madre e feto si presenta casomai se la madre è di gruppo negativo e il bimbo di gruppo positivo (come il papà).
Per questo motivo alle donne di gruppo negativo si propone di effettuare nel terzo trimestre di gravidanza e dopo il parto una puntura chiamata immunoprofilassi, così da evitare che possano sviluppare anticorpi contro il fattore RH che potrebbero andare a colpire i globuli rossi del feto durante quella gravidanza o le successive. Per avere un bambino “sano” ci sono alcune raccomandazioni che la ginecologa potrà darle alla visita pre-concezionale che le raccomando di effettuare. Attualmente, sappiamo che i figli di consanguinei (ad esempio se i genitori sono cugini di primo grado) sono maggiormente a rischio di malattie genetiche. E’ inoltre possibile effettuare degli esami del sangue pre-concezionali (ossia prima del concepimento) per valutare se si è portatori per esempio di anemia mediterranea (tratto talassemico). E’ utile assumere acido folico per tutta la ricerca del concepimento e per tutto il primo trimestre di gravidanza in modo da prevenire i difetti del tubo neurale (la colonna vertebrale del bambino) e anche difetti cardiaci.
Vedrà che questa visita ginecologica le sarà utile per fare il punto della situazione e sciogliere ogni suo ulteriore dubbio.
Resto a sua disposizione se desidera, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Gravidanza che non inizia in allattamento, dopo 4 mesi di tentativi: che fare?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Le gravidanze non si avviano premendo un interruttore. Ci possono volere mesi di tentativi prima di iniziarne una, soprattutto se si sta ancora allattando perché se è vero che l'allattamento al seno non assicura la contraccezione, lo è altrettanto che può rendere più difficile concepire.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti