Ragazzo troppo introverso

Dottoressa Paola Rolando A cura di Paola Rolando - Dottoressa Pubblicato il 11/03/2016 Aggiornato il 01/08/2018

Un ragazzo di 12 anni è troppo chiuso in se stesso e parla pochissimo. I genitori si chiedono come comportarsi. Risponde la dottoressa Paola Rolando

Una domanda di: Marta
Buongiorno

sono preoccupata per mio figlio di 12 anni. È molto introverso, chiuso e non parla di quello che gli succede. Anche quando viene sgridato pesantemente dal padre, non risponde, si chiude nel suo mutismo e non parla. Non porta nemmeno rancore, lascia sfogare i genitori e poi sorride come prima, è come se si chiudesse dietro a un muro e non permette a nessuno di oltrepassarlo. Come fare per farlo aprire di più? Per avere un varco in questo muro? cordiali saluti.

Gentilissimi genitori,

vostro figlio sta iniziando la fase evolutiva detta adolescenza, ‘la più delicata delle transizioni’ la definiva Victor Hugo. È un periodo caratterizzato da cambiamenti profondi, sia dal punto di vista fisico che emozionale e comportamentale durante il quale i ragazzi affermano la propria identità e si fa forte in loro il bisogno di indipendenza e autonomia. Ai genitori spetta il compito, non sempre facile, di comprendere e incoraggiare i propri figli in modo che possano allontanarsi, poco alla volta, dal contesto familiare per diventare degli adulti sicuri e responsabili. La famiglia permane, comunque, il più importante punto di riferimento, di sostegno affettivo e di formazione anche se l’adolescente sente il bisogno di un proprio spazio riservato in cui tenere per se emozioni e sentimenti. Questo atteggiamento di distacco fa parte del normale processo di crescita. Sarebbe bene, dunque, non forzare eventuali momenti di chiusura (specie se lo si fa con insistenza o, peggio ancora, con rabbia) per non correre il rischio che i ragazzi sprofondino in un ostinato mutismo.

Se il genitore sa porsi in empatia col proprio figlio ovvero sa mettersi nei suoi panni, capire i suoi stati d’animo e i suoi pensieri riuscirà senz’altro a trovare il momento giusto per instaurare un buon canale comunicativo che sfoci nella confidenza e nel dialogo costruttivo. Continuate a trasmettergli i vostri valori senza eccessive prediche, incoraggiatelo a fare le sue scelte, fategli sentire che siete alleati e non nemici da combattere e tenete presente che vostro figlio ha, adesso più che mai, bisogno di avere accanto delle ‘figure di attaccamento’ capaci di essere presenti nei momenti di difficoltà. Un atteggiamento basato sul rispetto reciproco e la comprensione, non potrà che favorire l’autostima del ragazzo e l’affermazione di se nella società adulta.

BimbiSani&belli cercherà la risposta che desideri, consultando fonti autorevoli e attendibili.
Il servizio è riservato ai maggiorenni.


Chiedilo a BimbiSani&Belli

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti