Diarrea e dentini: c’è relazione?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 02/11/2017 Aggiornato il 04/12/2019

La comparsa di scariche liquide durante la dentizione deve far pensare a una forma virale gastrointestinale. Perché i denti che spuntano non sono causa di niente (se non di un aumento della salivazione).

Una domanda di: Giada
Buona sera sono la mamma di un bimbo di 12 mesi in festa di dentizione, scariche di diarrea (2 al di) possono essere correlate ai denti o ad altro??
Dottoressa Alessia Bertocchini
Dottoressa Alessia Bertocchini

Salve signora, in corso di dentizione non è raro che si verifichino simili episodi, tuttavia nella maggior parte dei casi sono transitori e spariscono spontaneamente. Se invece le scariche continuano bisogna pensare che si sia instaurata una forma virale gastrointestinale: questa ipotesi è rafforzata dall’eventuale presenza degli stessi sintomi in qualche altro membro della famiglia.Se alla diarrea dovesse associarsi febbre o vomito contatti il pediatra. In ogni caso offra da bere spesso al bambino, semplice acqua o succhi di frutta diluiti non zuccherati. In generale, non è mai stata dimostrata una netta correlazione tra febbre, diarrea e dentini che spuntano: questi sintomi spesso si manifestano durante la dentizione probabilmente anche perché il bambino dall’epoca in cui inizia l’eruzione dei denti (mediamente, ma non tassativamente tra i sei e gli otto mesi) comincia a entrare in contatto con più facilità con i virus responsabili di malattie che li provocano. L’unica manifestazione che è vistosamente collegata alla dentizione è l’aumento della salivazione. Per quanto riguarda l’idea diffusa che i denti spuntino provocando dolore non è corretta: al massimo il bambino può accusare un lieve fastidio dovuto alla necessità di adattarsi alla nuova presenza in bocca di qualcosa di ingombrante – i dentini appunto, specialmente i molari e i premolari – che prima non c’era. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti