Scarlattina: le mie bimbe si ammaleranno?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 17/11/2017 Aggiornato il 18/11/2019

Un bambino colpito dalla scarlattina può trasmettere la malattia fino a 24-48 ore dopo l'inizio della cura antibiotica. Lo streptococco responsabile dell'infezione penetra nell'organismo attraverso le vie aeree superiori.

Una domanda di: Sandra
Salve vorrei sapere mio nipote di 4 anni oggi gli hanno detto che ha la scarlattina ma io e le mie bimbe lunedì eravamo a casa sua vorrei sapere se è possibile che le bimbe si siamo contagiate il bimbo la febbre è da ieri che l ha.ho una bimba fi 5 mesi e una fi 6 anni grazie sono disperata

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Cara mamma,a
un ammalato di scarlattina, in questo caso il suo nipotino, rimane contagioso fino a 24-48 ore dopo l’inizio della cura con antibiotico. E’ questo il farmaco che si deve utilizzare perché della scarlattina è responsabile un batterio: lo Streptococco Beta-emolitico di gruppo A. Il contagio avviene attraverso un contatto diretto con il muco o la saliva dell’ammalato, oppure attraverso le goccioline respiratorie emesse con la tosse, gli starnuti o anche solo parlando e ridendo. Il batterio penetra nell’organismo attraverso naso e bocca. Il periodo di incubazione varia dai due ai sette giorni (mediamente 4-5), quindi se entro questo arco di tempo non fossero comparsi sintomi può stare tranquilla. I sintomi con cui si manifesta sono: improvvisa comparsa di febbre anche molto alta (39°-40° C), brividi, mal di testa, a volte vomito, forte mal di gola, gola arrossata. La lingua inizialmente appare coperta da una patina biancastra, successivamente diventa di un rosso acceso. Nell’arco di poche ore (però potrebbe passare anche più di un giorno) compare un’eruzione sulla pelle: di solito prima nella zona inguine e delle ascelle, poi gradualmente in tutto il corpo. Il viso è arrossato ma rimane bianco il triangolo naso-labbra-mento. L’esantema è caratterizzato da tantissime macchioline di colore rosso, un po’ in rilievo, che diventano più chiare se ci si preme sopra. nell’arco di qualche giorno le macchioline rosse scompaiono e la pelle inizia a desquamarsi. Di solito, grazie all’antibiotico (che deve necessariamente essere il pediatra a prescrivere) la malattia guarisce in una decina di giorni. La diagnosi, come del resto la prescrizione della cura, deve essere fatta dal pediatra, non si affidi quindi al fai-da-te, anche se dovesse essere in grado di riconoscere i primi segni della malattia. Tanti cari saluti e speriamo, comunque, che il contagio non sia avvenuto. Mi tenga informato. Tanti cari saluti.
 

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

 

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti