Perdite di sangue a inizio gravidanza: può essere la “piaghetta”?

A cura di Augusto Enrico Semprini Pubblicato il 07/02/2024 Aggiornato il 09/02/2024

A 8 settimane la quasi totalità delle eventuali perdite di sangue non desta preoccupazione ed è destinata a risolversi senza conseguenze, perché dipende dalle fisiologiche modificazioni della placenta (la piaghetta non c'entra).

Una domanda di: Giada
Buongiorno dottore, sono incinta di 8 settimane + 0 giorni. Il 27 gennaio mi sono recata in PS per una perdita rosata dopo aver avuto un rapporto sessuale. Mi hanno detto che ho una piaghetta al collo dell’utero che, se sollecitata, potrebbe sanguinare. Il 29 gennaio mi sono recata di nuovo in PS per perdite rosse, hanno individuato una minima area di scollamento al polo inferiore delle membrane. Ho fatto il test di Coombs, risultato negativo e l’immunoprofilassi perché sono 0 negativo. Il giorno dopo, 30 gennaio, ho fatto una visita dalla ginecologa privata che NON ha individuato alcun distacco. Come è possibile se il giorno prima c’era? Il bambino stava bene, dotato di BCE, utero non contratto né reattivo. Sto assumendo un ovulo di progesterone da 100 ogni sera dal 27 di gennaio (oggi la ginecologa mi ha detto di passare agli ovuli da 200). Sicuramente tre visite interne nel giro di così pochi giorni non mi hanno fatto bene, ma da circa 10 giorni continuo ad avere perdite di sangue: vado in bagno a fare la pipì, mi asciugo e sulla carta igienica trovo sangue. Le perdite continuano per 4 o 5 pipì, poi si schiariscono fino a scomparire del tutto o a lasciare solo minimi residui. Dopo uno o due giorni al massimo si ricomincia da capo…. Sono a riposo da un paio di giorni, non sto più avendo rapporti, perché continuo ad avere il problema? La piaghetta al collo dell’utero in quali casi sanguina? Sono molto preoccupata….prossima visita il 26 di febbraio, sempre se nel frattempo non succede qualcosa di brutto. Grazie.
Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Cara Giada, le do la mia opinione sulla sua situazione. A otto settimane il 99.9 per cento delle perdite ematiche deriva dai fisiologici “aggiustamenti” che compie la placenta per modificarsi fino ad assumere la conformazione definitiva. Nella gravidanza iniziale i villi placentari sono distribuiti su tutta la superficie della camera gestazionale e poi si riducono ad una zona specifica per formare il disco placentare. All’utero arriva circa mezzo litro di sangue al minuto ed è facile capire che piccole perdite ematiche sono molto semplice da osservare e vengono riferite da circa un terzo delle pazienti nel primo trimestre, senza alcuna conseguenza negative. Questo spiega perché queste microscopiche o centimetriche zone di distacco possono essere visualizzate in modo sporadico, transitorio e, secondo me, non devono destare alcuna preoccupazione. Nelle gravidanze concepite spontaneamente non utilizzo mai supplementi di progesterone, perché lo ritengo inutile, ma rispetto chi pensa possa essere di aiuto perché ogni medico deve poter assistere la propria paziente (il proprio paziente) secondo le sue convinzioni e il desiderio di prestare le migliori cure. Lasci perdere la pieghetta del collo dell’utero che non c’entra nulla. Le perdite dovrebbero finire entro pochi giorni e, congruo con la mia visione di un fenomeno fisiologico della gravidanza, io non consiglio riposo perché irrilevante. Capisco però chi lo prescrive perché, se la gravidanza si interrompe nel primo trimestre anche per una causa cromosomica la donna dirà che a fronte del problema rilevato dal medico non le è neppure stato consigliato di stare a riposo. Insomma, in sintesi si può dire che si suggerisce il riposo perché così la donna acquisisce la certezza di aver fatto tutto il possibile per la sua gravidanza, nel momento in cui dovesse spegnersi. Spiego sempre tutto in dettaglio alle mie pazienti che lamentano questo problema per condividere il razionale di queste mie indicazioni, sono sicuro che alla 12^ settimana, dopo il prossimo controllo, potrà riferirci che va tutto bene. Cari saluti.

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