Perdite di sangue dopo un aborto spontaneo (e relativo raschiamento)
A cura di
Gaetano Perrini - Dottore specialista in Ginecologia
Pubblicato il 20/05/2025
Aggiornato il 22/05/2025 Nel primo mese successivo a un aborto spontaneo e a una revisione uterina può capitare che ci siano episodi di sanguinamento che non esprimono nulla di significativo, tuttavia un controllo dal ginecologo è d'obbligo.
Una domanda di: Martina
Ho avuto un aborto spontaneo il 22 aprile con a seguito emorragia. Il 22 notte in ospedale hanno effettuato un raschiamento per ripulire tutto e dopo tre giorni le perdite sono passate. Una decina di giorni dopo ho notato che sto avendo nuovamente perdite con crampi, è normale?

Dottor Gaetano Perrini
Buongiorno signora, l’intervento di raschiamento per espletare lo svuotamento della cavità dell’utero dopo un aborto interno porta a termine la procedura chirurgica abortiva. Dal punto di vista però ormonale di solito è necessario attendere 28-30 giorni in modo che le ovaie riprendano la loro fisiologica attività con la ricomparsa del flusso normale e la scomparsa di tutti i sintomi legati alla recente gravidanza (anche se interrotta) e al ripristino della normale funzionalità ovarica. Effettui comunque un controllo dal suo specialista di fiducia dopo la prossima mestruazione, facendo anche un test di gravidanza, che è appunto opportuno effettuare di solito 3-4 settimane dopo la procedura chirurgica per verificare il buon esito di quanto eseguito. Cordiali saluti.
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