Perdite di sangue rosso vivo in ottava settimana di gravidanza

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 10/11/2021 Aggiornato il 15/11/2021

La comparsa di sangue rosso vivo può essere dovuta a una minaccia di aborto e richiede di recarsi prontamente in pronto soccorso.

Una domanda di: Domenica
Salve dottoressa, la contatto poiché sono a l’ottava settimana di gravidanza e stanotte sono dovuta correre in ospedale perché ho avuto delle perdite rosso vivo di sangue, associate a dolore pelvico/addominale. Arrivata in ospedale mi hanno subito fatto una ecografia trans vaginale e fortunatamente il bambino sta bene e ho sentito anche il battito. Premetto che abito a Parigi e qui ogni ecografia viene fatta per metodo interno e non addominale, per lo meno al momento me le hanno fatte così. Dunque la risposta dell’ospedale è stata di contattare il mio ginecologo e che se mai fossero aumentate le perdite, ed il dolore addominale mi sarei dovuta recare di nuovo in ospedale. Stamani sono andata dal mio ginecologo che mi ha fatto un altra ecografia dove si evince che il bimbo sta benissimo e che addirittura sia cresciuto da ieri. Con ciò mi ha detto semplicemente di rimanere a letto in totale riposo e che il dolore e il sanguinamento si andranno a togliere appunto riposando. La cosa che mi fa più strano e che io oggi ancora ho dei residui di sangue che sono marroni al momento (forse è la rimanenenza di sangue di stanotte) e ho ancora dolore e fastidio. Non riesco a capire, sono minacce d’aborto? E grave?
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, capisco la sua apprensione in presenza di perdite ematiche e dolori pelvici…a maggior ragione trovandosi lei in un paese straniero dove anche la lingua non è quella madre e capirsi con i medici sarà di certo più impegnativo che qua (già è difficile capirsi in italiano con i dottori, non è vero?). Da noi in Italia, anche in assenza di un distacco documentato all’ecografia, si è affermata la tendenza a prescrivere il progesterone sotto forma di ovuli vaginali con l’intento di tenere l’utero a riposo. Questa consuetudine non c’è in Francia e in Inghilterra: paese che vai usanze che trovi. A lei è stato detto di stare a riposo totale e questo in realtà non è il consiglio che diamo noi in Italia. Si preferisce suggerire un riposo parziale ossia non le è chiesto di stare a letto immobile in quanto questo non aiuta per esempio la circolazione del sangue e potrebbe persino comportare dei rischi dal punto di vista vascolare. Per riposo parziale si intende l’alternanza tra divano, letto, poltrona, concedendosi qualche spostamento per casa (anche sul balcone o terrazzo se ne ha uno) e incombenza domestica “di sussistenza”. Vanno chiaramente evitati gli sforzi fisici (compresi i rapporti sessuali) quali sollevamento pesi, stazione eretta prolungata, fare scale, viaggi lunghi in macchina (non parliamo del motorino!). Per capire la natura delle perdite ematiche in gravidanza iniziale occorre osservare il loro andamento nel tempo. Se le perdite si azzerano o si mantengono esigue (da salvaslip per intenderci), poteva trattarsi di perdite da impianto o da lieve distacco chorion-deciduale. In questo caso, non occorrono accertamenti particolari: basta osservare il riposo domiciliare e confidare che nel tempo queste perdite si esauriranno completamente (a proposito: se le perdite sono di colore rosso vivo si tratta di un sanguinamento recente/in atto, se sono marroni si tratta di un sanguinamento pregresso che fa ben sperare si stia per concludere). Se invece, nonostante il riposo con o senza assunzione di progesterone, le perdite diventassero più consistenti (da assorbente per intenderci), siamo autorizzati a classificarle come minaccia d’aborto ed è opportuno effettuare una visita in pronto soccorso come già le è stato indicato dai colleghi parigini. Al di fuori di una visita ginecologica completa di ecografia non è possibile stabilire di che tipo di perdita si tratti e in pronto soccorso le confermo che è prassi l’ecografia interna (col ginecologo privato si può ragionare di farla esterna ma a patto di avere la vescica piena). Il fatto che lei abbia dei dolori pelvici può essere legato o a contratture dell’utero (di qui la raccomandazione al riposo) o a spasmi di natura intestinale. In entrambi i casi, può essere una buona idea applicare la boule dell’acqua calda sulla pancia per smorzare il fastidio. Provi a notare se ha difficoltà ad andare in bagno (sia urine che feci) in quanto anche questo potrebbe essere motivo di dolori pelvici. Spero di averla aiutata, resto a disposizione se desidera. Cordialmente.

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