Perdite di sangue scuro a qualche giorno dal Pap test

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 15/08/2024 Aggiornato il 15/08/2024

Le perdite di snague scuro a qualche giorno dal pap test in genere non sono significative, tant'è che si consiglia alle donne in gravidanza di recarsi in pronto soccorso solo in presenza di perdite ematiche rosso vivo e in quantità equivalente a una mestruazione.

Una domanda di: Giovanna
Alla 7+4 settimana di gravidanza effettuo un pap test su indicazione del ginecologo dopo una cura di una settimana di ovuli di
progesterone a seguito di uno scollamento amniocoriale di 7 mm risolto dopo pochi giorni. Appena inserito lo speculum, lo strumento risulta intriso di
sangue tanto da rendere difficoltoso il proseguimento dell’esame. Segue dopo qualche minuto l’ecografia che conferma presenza feto e si sente il
battito. A distanza di 5 giorni, continuo ad avere perdite. La sera del pap test e dell’ecografia ho avuto una perdita leggera di sangue rosso vivo, a
cui sono seguite perdite marroni. Ieri credevo che si fossero bloccate e invece stamattina dopo un crampo ho avuto una perdita marrone più
consistente. Ora piccole macchie marroni. Ho notato che queste perdite sono in concomitanza sempre di qualche doloretto. Il dottore dice che perdite
marrone equivalgono a sangue vecchio. Io sono preoccupata. Possibile che sia ancora una conseguenza del pap test di 5 giorni fa o devo temere altro?

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, mi perdoni se le rispondo solo ora…speriamo nel mentre le perdite ematiche siano finite!
Lei ha effettuato il pap test a 7+4 settimane quando era già presente uno scollamento amniocoriale per cui le era stata prescritta una cura con ovuli di progesterone. In teoria sarebbe opportuno evitare terapie locali vaginali a ridosso l’esecuzione del Pap test (lo stesso dicasi per i rapporti sessuali che andrebbero evitati nelle 48 ore precedenti) in quanto potrebbero in qualche modo alterare le condizioni del collo dell’utero.
Comunque, come si suol dire “il poco è meglio del niente”, per cui immagino il collega abbia ritenuto utile effettuare questo esame (forse erano diversi anni che non l’aveva più fatto oppure non lo aveva mai fatto in vita?)
Concordo sul fatto che le perdite marroni equivalgano a sangue “vecchio” e infatti di solito si consiglia alle donne in gravidanza di recarsi in pronto soccorso in presenza di perdite ematiche rosso vivo e in quantità discreta (come una mestruazione per intenderci).
Visto che ha notato la presenza di queste perdite in concomitanza con doloretti pelvici, sarebbe a mio avviso utile ridurre l’attività fisica quotidiana e stare maggiormente a riposo (NON a letto, per carità, ma più seduta o semi-sdraiata sul divano/poltrona eventualmente sollevando le gambe rispetto al bacino).
La presenza di questi doloretti potrebbe significare un’attività contrattile uterina che non favorisce di certo il riassorbirsi del distacco.
Qualora nemmeno il riposo fosse in grado di azzerare questi doloretti, vale la pena confrontarsi col Curante per riprendere la cura con progesterone ovuli che già aveva seguito tempo fa.
Spero di esserle stata di aiuto e soprattutto che la sua gravidanza proceda a gonfie vele, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti