Perdite di sangue a 55 giorni dal parto

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 12/03/2021 Aggiornato il 12/03/2021

A volte il capoparto può comparire anche a due mesi dalla nascita del bambino, anche s el'eventualità di fatto è rara.

Una domanda di: Doriana
Salve dottoressa, ho partorito il mio terzo bimbo da 55 giorni, parto naturale, lo allatto esclusivamente al seno. Le perdite erano quasi
scomparse ora sono 7 giorni che sono ricomparse di colore rosso vivo. L’assorbente
da qualche giorno devo cambiarlo più o meno ogni 4 ore… Preciso che 5
giorni fa ho avuto un breve rapporto con mio marito. Non so se possa
dipendere da questo. Al momento del parto l’ostetrica mi ha fatto vedere la
placenta che era intatta ora non so se ci possa essere il rischio di qualche
pezzettino del sacco che conteneva il bambino però alla dimissione il dottore mi
ha visitata e fatto l’eco addominale ed era tutto a posto. Sono molto
preoccupata… Mi saprebbe dire cosa potrebbe essere? Grazie.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, mi immagino che queste perdite possano essere il capoparto anche se mi pare strano le sia già arrivato dal momento che non sono trascorsi nemmeno due mesi dal parto e sta allattando esclusivamente al seno.
Potrebbe darsi che siano rimaste delle membrane amniochoriali nel suo utero…dubito possa trattarsi di una parte della placenta dal momento che è stata controllata bene sia al parto che ecograficamente alla dimissione.
Ritengo non ci sia da preoccuparsi a meno che le perdite ematiche abbiano cattivo odore oppure le venga la febbre (da misurare all’inguine e NON all’ascella in allattamento!), in questi casi sarebbe opportuno recarsi in pronto soccorso per una visita urgente.
Ad ogni modo, di solito tra i 40 e i 60 giorni dopo il parto è raccomandata la visita ginecologica di controllo…magari lei l’ha già effettuata? Altrimenti sarebbe utile programmarla anche per discutere di fertilità: se davvero si tratta del capoparto, significa che lei sta già ritornando fertile nonostante l’allattamento…complimenti alle sue ovaie! Mi immagino che possa accadere se il suo bimbo dorme a lungo la notte…è magari il vostro caso? Glielo auguro, perché immagino che anche lei abbia bisogno di riposare bene per sostenere il nuovo ritmo della famiglia.
Resto a disposizione se desidera per ulteriori chiarimenti, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza criptica: vuol dire che il test non la rileva?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Si parla di gravidanza critica quando la donna ignora la possibilità di essere incinta quindi non effettua alcun accertamento per scoprirla.   »

Gravidanza a 43 anni e test del DNA fetale dopo la translucenza: cosa aspettarsi?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

A 43 anni di età, avere una gravidanza che giunge alla 12^ settimana con un esito favorevole della translucenza nucale fa ben sperare per il meglio. La maggior parte delle anomalie cromosomiche gravi porta infatti all'aborto spontaneo entro la decima settimana.  »

Deltacortene prescritto in gravidanza: farà male al bambino?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il ginecologo curante stabilisce che è opportuno assumere cortisone anche per tutta la durata della gravidanza, significa che nel rapporto beneficio-rischio vince il beneficio.  »

Bimba di 22 mesi che ha iniziato a voler dormire nel lettone

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Può capitare che un bambino dopo aver accettato di buon grado di dormire nel proprio lettino a un certo punto cambi idea e voglia a tutti i costi fare la nanna nel lettone: in questo caso occorre armarsi di pazienza e adottare il criterio della gradualità.   »

Fai la tua domanda agli specialisti