Piccole anomalie scoperte durante l’ecografia: a cosa va incontro questo bambino?

Dottoressa Elsa Viora A cura di Elsa Viora - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 11/07/2022 Aggiornato il 13/07/2022

Ci sono anomalie che non possono essere considerate malformazioni, ma più semplicemente "varianti rispetto alla norma".

Una domanda di: Rossella
Buongiorno, sono in gravidanza alla settimana 31. Durante la morfologica è stata riscontrata una cisti nei plessi coroidei di 4mm a sinistra, che attualmente è scomparsa. Oggi ho fatto una visita ed è stata trovata un’altra cisti a destra di 2 mm, in più è stato scoperto un difetto del setto interventricolare di cui non mi sono state dette le dimensioni. Mi hanno detto di fare un’altra visita specialistica. Vorrei sapere se i due problemi sono correlati, se devo preoccuparmi. Sapevo che la presenza isolata di queste cisti non era grave, ma aggiungendo quello al cuore ho tanta paura che il bambino possa avere qualche problema e non so di che tipo. Spero di ricevere una risposta.

 

Elsa Viora
Elsa Viora

Gentile Rossella, si tratta di due questioni diverse. Le cisti dei plessi corioidei (CPC) sono presenti in 1-2% dei feti sani a 16-21 settimane ed in genere regrediscono da sole, cioè non si vedono più nelle settimane successive. Non sono una malformazione ma una “variante delle norma”, cioè sono presenti in feti sani, e non rappresentano di per sé una indicazione a fare altri accertamenti (amniocentesi), ma vanno fatte le solite indagini suggerite a tutte le donne in gravidanza (test di screening se la donna lo desidera, ecografia a 19-21 settimane volta a valutare l’anatomia fetale). Il difetto inter-ventricolare è un buchino nel setto fra i due ventricoli del cuore. Richiede una valutazione più accurata da parte di uno specialista mediante una ecografia specifica, ecocardiografia fetale, che studia il cuore fetale: se piccolo, spesso si chiude da solo con il tempo, ma questo potrà essere valutato solo dopo la nascita dal cardiologo pediatra. In ogni caso non si decide ora né subito dopo la nascita, ma solo vedendo come evolve la situazione, quindi sappia che è una storia lunga: ci sono persone che scoprono di avere un difetto a 20-30 anni. In conclusione, segua i consigli del suo medico che conosce tutta la storia sua e del suo bambino di cui questi aspetti sono una piccola parte e vanno inseriti in un contesto più ampio (come era il test di screening, come è il resto dell’anatomia fetale, come cresce il feto e così via). Cari saluti. Spero di esserle stata di aiuto.

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