Piccolissima che mangia pochissimo: che fare?

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 30/01/2025 Aggiornato il 30/01/2025

Assecondare le richieste del lattante, non forzandolo a inghiottire una dose di latte superiore a quella che desidera, è senza dubbio una scelta opportuna. Affinché assuma comunque la giusta quantità giornaliera di latte si può provare a dare meno latte per poppata, aumentando il numero delle poppate.

Una domanda di: Mariarita

Mia figlia di 3 mesi e mezzo sin da piccola ha sofferto di reflusso, piangeva ad ogni poppata, adesso è in cura con gastrotuss baby e fortunatamente non piange più , ma da un po’ di tempo mangia 40/60 grammi di latte e poi non vuole più mangiare e l’unica soluzione per farglielo mangiare è darglielo quando si rilassa e si sta per addormentare.
Le chiedo, cosa potrebbe essere?

 

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Gentile signora,

il rifiuto del latte potrebbe essere risolto proponendo più pasti di metà dose di latte: quei 60 grammi per poppata potrebbero essere dati più spesso e non ogni 4 ore, come da manuale. Insomma, provi ad assecondare la piccola nella richiesta di quantità limitata, ma le proponga più spesso i pasti. La verifica importante è comunque legata alla crescita ponderale: a 3 mesi possono bastare 100 grammi alla settimana come media per poter stare tranquilli, quindi 400 grammi al mese. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Integrazione di progesterone dopo la 12^ settimana: è pericoloso sospenderla?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni.   »

Pianto poco vigoroso alla nascita: c’è da preoccuparsi?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Antonella Di Stefano

Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile.   »

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti