Piccolissima poco mangiona

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 30/08/2019 Aggiornato il 30/08/2019

L'intervallo tra le poppate può anche essere "a discrezione" del bebè, a patto che la sua crescita sia costante e sufficiente.

Una domanda di: Jasmin
Mia figlia ha 2 mesi e 10 giorni e pesa 4 kg e 500. È nata prematura (pesava 1 kg e 900 grammi). Di giorno beve il mio latte, ma nel biberon perche ho avuto problemi ad allattarla; beve circa 130-140 ml a pasto. A volte ha fame ogni 3 ore ma più spesso ogni 4 ore e a volte quasi ogni 5 ore: io aspetto che sia lei a voler mangiare. Di notte fa l’ ultimo pasto a mezzanotte (le do il latte artificiale) e a volte dorme 8-9 ore e salta quindi i pasti. Non so, è giusto che a 2 mesi abbia questi ritmi così lunghi tra un pasto e l’ altro o dovrei darle io da mangiare dopo che supera le 4 ore?
Leo Venturelli
Leo Venturelli

Gentile signora,
se la piccola cresce bene, mediamente 180-200 gr alla settimana, non ci sono problemi a mantenere un intervallo tra una poppata e l’altra di 4 ore di giorno e di notte anche di 8-9 ore.
Se invece stenta a crescere, allora può essere opportuno puntare a un intervallo tra le poppate di 3 ore e mezzo di giorno e di 6-7 ore di notte. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Uovo chiaro o concepimento tardivo?

06/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

Solo una seconda ecografia può permettere di appurare se la gravidanza è in evoluzione o no, mentre il solo valore delle beta non basta.   »

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti