Piega interglutea ancora presente: può essere spina bifida?

Dottoressa Alessia Bertocchini A cura di Alessia Bertocchini - Dottoressa specialista in Pediatria Pubblicato il 14/09/2020 Aggiornato il 14/09/2020

La piega interglutea è il solco che tutti hanno tra le natiche: non esprime dunque la presenza di un problema.

Una domanda di: Paola
Il mio bambino di 18 mesi ha la piega interglutea ancora presente. Le ecografie effettuate ora e anche alla nascita non hanno evidenziato nulla. Nessun medico né premario ravvede la necessità di effettuare indagini più approfondite, come una risonanza. Per loro è solo un fatto estetico. Posso stare tranquilla che non si tratti di una spina bifida occulta?

Dottoressa Alessia Bertocchini
Dottoressa Alessia Bertocchini

Gentile signora,
la spina bifica si può rilevare già durante le vita intrauterina, attraverso le ecografia. Dopodiché alla nascita i neonati vengono visitati accuratamente per valutare se a livello della piega interglutea ci sono segni che potrebbero esprimere la presenza della malformazione. Premesso tutto questo, lei parla della piega interglutea, che è il solco che divide le natiche e che tutti abbiamo. Non è dunque chiaro che cosa lei veda nel bambino che non va. Non mi riferisce se cammina, comunque sia escludo che i miei colleghi l’abbiano rassicurata in modo così deciso, escludendo l’opportunità di effettuare una risonanza magnetica nucleare, se non fossero più che sicuri del fatto che non c’è assolutamente nulla di cui preoccuparsi. Da parte mia, posso solo dirle che in casi dubbi (ma non mi sembra sia questo) per potersi esprimere occorre necessariamente visitare il bambino. Sulla base di quanto mi ha riferito circa il parere dei miei colleghi, mi sento di dirle di stare tranquilla, salvo il caso in cui il bambino non cammini ancora. Un altro segno sospetto è rappresentato dal mancato controllo degli sfinteri dopo i tre anni di età. Ma per il momento questo non si può appurare, data l’età di suo figlio. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti