Pisellino prima aperto e poi chiuso: c’è da preoccuparsi?

Dottoressa Alessia Bertocchini A cura di Alessia Bertocchini - Dottoressa specialista in Pediatria Pubblicato il 24/06/2022 Aggiornato il 24/06/2022

A volte sono manovre avventate (la famosa quanto sconsigliata ginnastica del pisellino effettuata a casaccio) a causare un problema di fimosi cicatriziale che, per per essere risolto, può rendere necessario il ricorso alla chirurgia.

Una domanda di: Roberta
Salve, vorrei sapere perché il mio bambino aveva il pisellino del tutto aperto e adesso si è richiuso: cosa posso fare? Devo preoccuparmi? E volevo chiederle un’altra cosa: il bambino ha anche una ciste sopra la palpebra destra …

Dottoressa Alessia Bertocchini
Dottoressa Alessia Bertocchini

Gentile signora, per quanto riguarda il pisellino che si è richiuso dopo essere stato aperto, non è così facile capire cosa esattamente sia successo senza avere modo di visitare il bambino, di cui oltre tutto non mi dice l’età (approfitto di questa omissione per ricordare che per uno specialista che cerca di rispondere a quesiti a distanza, senza vedere il paziente, è importante avere più informazioni possibile, e l’età è un dato sempre essenziale). Comunque sia, potrebbe essere una conseguenza di manovre avventate: la pelle è stata forse forzata a scendere? Questa eventualità può determinare microlesioni locali che cicatrizzandosi possono “incollare” il prepuzio al glande, dando luogo alla cosiddetta “fimosi cicatriziale”. In questo caso è necessario far vedere il bambino al chirurgo pediatra perché potrebbe essere opportuno l’intervento chirurgico. Se invece non c’è fimosi, potrebbe trattarsi di aderenze balano-prepuziali. In pratica, in questo caso la pelle è larga e scende ma è solo appiccicata tra prepuzio e glande non si deve fare nulla di particolare se non lavare con cura il bambino e piano piano attendere che la pelle ammorbidita dal frequente contatto con l’acqua inizia piano piano a scorrere all’indietro. Parlo ovviamente solo in linea teorica perché , ripeto, senza vedere il bambino si possono fare solo delle ipotesi: spetta al suo pediatra stabilire in quale delle due situazioni ci troviamo. Per quanto riguarda la cisti della palpebra occorre vederla e magari fare un’ecografia. In ogni caso, se è una cisti dermoide, sopra la palpebra, che va a comprimere l’osso e addirittura a schiacciarlo, va tolta, se è invece una piccola tumefazione della palpebra può trattarsi di un calazio o di un orzaiolo. In questo caso può bastare l’applicazione locale, per 7-10 giorni, di una crema a base di antibiotico e cortisone. Per avere una diagnosi dell’uno o dell’altro bisogna consultare l’oculista. Non posso dire di più perché appunto non ho modo di vedere il bambino. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Beta h-CG che aumentano poco in 8^ settimana: proseguirà la gravidanza?

28/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Una volta visualizzati con l'ecografia l'embrione e il battito del cuoricino non ha più senso continuare a dosare le beta nel sangue, perché il loro andamento a questo punto della gravidanza non è predittivo di nulla.   »

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti