Placenta bassa: si può fare qualcosa per farla risalire?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 27/01/2020 Aggiornato il 03/02/2020

Con il passare delle settimane e l'aumento di dimensione dell'utero la placenta tende a spostarsi verso il fondo dell'utero in modo spontaneo, senza che vi sia bisogno di fare nulla per favorire la sua "migrazione".

Una domanda di: Daniele
Buongiorno scrivo per mia moglie che è in gravidanza a quasi 15 settimane. Durante l’ultima ecografia effettuata pochi giorni fa la ginecologa ha detto
che la placenta è posteriore bassa. Ci ha liquidati dicendo che a questa epoca non è indicativo e che quasi sempre risale ma mia moglie mi ha detto
che lei ha letto non so dove che in caso di placenta posteriore è molto più difficile che risalga, invece in caso di placenta anteriore è più probabile.
Mia moglie e anche io siamo quindi un po’ preoccupati perché lei ha la placenta posteriore e vorrei capire quali sono le probabilità che la placenta salga anche se è posteriore. Nel frattempo mia moglie può condurre una vita normale? Puo fare qualcosa per facilitare la risalita della placenta? Grazie.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Buongiorno, mi dispiace che vi siate preoccupati per l’inserzione della placenta!
A volte noi specialisti diamo delle informazioni superflue che scatenano ansie irragionevoli…non è facile essere prudenti! Nello stesso tempo ci è richiesta la totale trasparenza rispetto al riscontro ecografico: nessuno specialista si sogna di tacere in caso osservi delle anomalie durante l’ecografia.
Sono quindi dell’idea che la ginecologa vi abbia passato questa informazione sulla placenta in completa buona fede, operando in scienza e coscienza.
Va detto che una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20° settimana e, qualora la distanza tra il margine placentare e il collo uterino sia ancora inferiore a 3 cm, nel terzo trimestre di gravidanza.
Si sa che nel corso delle settimane di gravidanza può verificarsi una specie di “migrazione” della placenta verso il fondo dell’utero (parte superiore) in quanto il tessuto a cui è ancorata va incontro ad un progressivo stiramento (un po’ come uno che soffi in un palloncino dopo aver fatto un segno col pennarello vicino all’imboccatura: più si soffia, più il segno si allontanerà dall’imboccatura stessa).
Non mi risulta che ci sia un comportamento differente nella risalita in caso l’inserzione placentare sia posteriore piuttosto che anteriore o laterale.
Cosa si può fare per facilitare la risalita della placenta?
Probabilmente basta condurre una vita “normale”…sempre che si tenga presente lo stato di gravidanza!
Oggi il ritmo della vita spesso e volentieri è veramente frenetico, quindi non guasta rallentare un po’ le proprie abitudini, concedersi delle passeggiate all’aria aperta, evitare lunghi tragitti in automobile, evitare di trasportare/sollevare dei carichi, limitare al minimo i lavori domestici (per alcune donne è più pericoloso restare a casa che andare a lavorare in ufficio!)…le ho fatto alcuni esempi di buone abitudini che riguardano le mamme in dolce attesa…starà a voi confrontarli con la vostra vita ed eventualmente aggiustare il tiro.
Spero di avervi rassicurato, sono a disposizione se aveste ulteriori dubbi, cordialmente.

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