Placenta previa diagnosticata a 12 settimane

A cura di Cristina Maggioni - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 18/08/2023 Aggiornato il 18/08/2023

Non è possibile fare diagnosi di placenta previa prima del secondo trimestre di gravidanza (ma a volte bisogna attendere anche di più).

Una domanda di: Andrea
Salve, sono incinta e alla 12+3 settimana di gravidanza durante una visita il mio dottore mi ha detto di avere “una placenta anteriore che ricopre l’ OUI su taglio di pregresso cesareo”. Lui mi ha detto che con il tempo potrebbe risalire ma leggendo su internet adesso sono un po’ confusa… Ricoprendo l’ OUI si può definire già previa? Non è stato dettagliato ma non scrivendo “interamente” e “anteriore” vuol dire che c’è la possibilità che non ricopra interamente l’OUI? Nel caso ricoprisse il tutto c’è comunque la possibilità che risalga nel tempo? Ringrazio anticipatamente.

Cristina Maggioni
Cristina Maggioni

Cara signora,
quello che lei riferisce è contraddittorio: se la placenta copre l’orifizio uterino interno (del collo dell’utero, noto con la sigla OUI) si definisce previa ma non può essere al tempo stesso sulla cicatrice di un pregresso cesareo che si forma sul segmento uterino inferiore (cioè sull’utero inferiore) Il segmento uterino inferiore è la porzione di utero che si delinea in prossimità del parto. Quando l’utero si rimpicciolisce dopo il parto e torna piccolo, il segmento uterino inferiore, dove viene effettuata l’incisione del cesareo, viene a trovarsi vicino all’orifizio interno del collo quindi anche la cicatrice. A 12 settimane spesso non è possibile distinguere dove si è attaccata la placenta e quindi occorre pazienza. Per sapere esattamente come è posizionata la placente bisogna attendere almeno la 24^ settimana, ma a volte anche di più. Tenga presente che a mano a mano che l’utero aumenta di volume può trascinare in alto la placenta che quindi può spostarsi. Se invece si è attaccata in prossimità dell’OUI allora si pone come un ostacolo al parto naturale perché impedisce il passaggio del bambino all’esterno. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti