Placenta previa: si può fare qualcosa?

Professoressa Anna Maria Marconi A cura di Anna Maria Marconi - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 28/04/2022 Aggiornato il 28/04/2022

La placenta è previa quando è situata in prossimità del collo dell'utero, condizione su cui non è possibile intervenire.

Una domanda di: Teresa
Sono a 27 settimane di gravidanza, oggi sono andata a fare il controllo e la dottoressa mi ha detto che ho la placenta troppo bassa che è molto vicino al collo uterino, che non potrò partorire via vaginale. Vorrei sapere se a queste punto della gravidanza posso fare qualcosa per fare salire la placenta.
Grazie mile.
Buona giornata.

Anna Maria Marconi
Anna Maria Marconi

Gentile signora, è molto difficile che la placenta possa risalire a quest’epoca di gravidanza (né lei può fare qualcosa per favorire questa risalita). Si chiama placenta previa, da come la descrive è marginale, ovvero molto vicina al collo dell’utero. Il rischio, in questo caso, è che con le contrazioni dell’utero possa avvenire un sanguinamento. Questo è il motivo per cui è indicato effettuare un taglio cesareo. Tuttavia mancano ancora molte settimane al parto e penso che la sede della placenta verrà ancora controllata in modo da poter prendere, al momento giusto, la decisione migliore per lei e il bambino. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Integrazione di progesterone dopo la 12^ settimana: è pericoloso sospenderla?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni.   »

Pianto poco vigoroso alla nascita: c’è da preoccuparsi?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Antonella Di Stefano

Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile.   »

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti