Positiva agli anticorpi ANA: la gravidanza è a rischio?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 29/03/2019 Aggiornato il 29/03/2019

La positività per gli anticorpi anti è molto più diffusa di quanto si possa pensare e se non si associa alla presenza di altri anticorpi autoimmuni non è detto che pregiudichi il buon andamento della gravidanza.

Una domanda di: Michela
Salve! Vi contatto perché mi ha preso il panico. Ancora non so se sono incinta e lo scoprirò tra qualche giorno; il problema è che sono positiva agli anticorpi ANA
1/160 e mia madre è affetta da LES. Se il test di gravidanza sarà positivo, andrò subito da una ginecologa e ho già prenotato una visita dal reumatologo. Vorrei qualche
consiglio, una qualche rassicurazione dato che leggendo un pò su internet ho letto di donne con lo stesso problema che
hanno avuto quasi tutte degli aborti, e il solo pensiero mi terrorizza, sarebbe il primo figlio e preciso che, a parte quella voce positiva, le mie analisi sono perfette. Grazie.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, innanzi tutto niente panico!
Lei mi ha riferito di essere positiva agli anticorpi antinucleo e negativa nei restanti accertamenti ma a me mancano due informazioni fondamentali: 1) come mai le sono stati prescritti questi esami (magari per la familiarità della mamma per il Lupus?) 2) quali esami le sono stati prescritti.
In ogni caso, la positività per ANA ossia anticorpi anti-nucleo è molto più diffusa di quanto non sembri e nel momento in cui viene riscontrata ma è isolata (ossia non sono presenti altri anticorpi autoimmuni che ci potrebbero far sospettare un Lupus o una sindrome anti-fosfolipidi) non è detto che pregiudichi il buon andamento della gravidanza.
Può eventualmente essere preso in considerazione il trattamento profilattico (ossia a scopo precauzionale) con la cardioaspirina che è un farmaco in grado di fluidificare il sangue e prevenire il formarsi di trombi che potrebbero in qualche modo ostacolare il buon funzionamento della placenta.
Solitamente si assume una compressa di cardioaspirina da 100 milligrammi al giorno per tutta la durata della gravidanza.
Intanto che aspetta di sapere se è in dolce attesa, si ricordi di assumere acido folico 1 compressa al giorno da 400 microgrammi per tutto il tempo della ricerca e fino al primo trimestre di gravidanza.
Resto a sua disposizione se desidera mostrarmi gli altri accertamenti già effettuati, spero di averla rincuorata, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti