Posso allattare dopo aver assunto EllaOne?

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 16/02/2021 Aggiornato il 16/02/2021

L'azienda farmaceutica che produce la pillola "dei cinque giorni dopo" invita le mamme che allattano al seno a non farlo nella settimana successiva all'assunzione del medicinale.

Una domanda di: Giorgia
Salve dottore,
le scrivo perché ho preso la pillola EllaOne dopo un’ora dal rapporto con mio
marito. Ho una bimba di quasi 5 mesi e dopo 3 ore dalla somministrazione del
farmaco ho dovuto darle il latte materno perché era affamata. Cosa comporta
questo farmaco a lei? Grazie in anticipo.

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile signora, nel foglietto illustrativo del farmaco ci sta scritto
testualmente “Se prende questo medicinale mentre allatta, non allatti per
una settimana dopo averlo assunto. Durante questo periodo si raccomanda di
tirare il latte per stimolarne e conservarne la produzione, ma di gettarlo
via. Gli effetti dell’allattamento nella settimana successiva all’assunzione
di questo medicinale sono sconosciuti”. Non so quindi dirle quali problemi
potrebbe riportare la bambina, perché non è riportato nella letteratura
scientifica. Quello che si sa è che EllaOne non va assunta in allattamento,
ma forse lei non ha detto al farmacista che stava allattando quindi non è stato possibile fornirle questa informazione. Si attenga ora all’indicazione data
dall’azienda farmaceutica che produce il prodotto, offrendo a sua figlia il
latte artificiale per una settimana. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti