Potrebbe essere un aborto spontaneo?

A cura di Augusto Enrico Semprini - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 05/12/2024 Aggiornato il 05/12/2024

Per capire se una gravidanza si è interrotta occorre attendere di arrivare almeno alla settima settimana, durante la quale se non si è verificato un aborto spontaneo l'ecografia riesce a rilevare l'embrione e il battito del cuoricino.

Una domanda di: Monica
Salve, stamane mi reco in una struttura per un’IVG. Sono a 6 settimane e non rilevano il battito, potrebbe comparire nei giorni a seguire o posso ritenerlo aborto ritenuto, così da non sentirmi in colpa per questa drastica scelta!
Grazie infinitamente per la riposta. Ultima mestruazione: 18 ottobre.

Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Cara Monica,
se dall’indirizzo mail posso dedurre la sua età, 36 anni, la possibilità che la gravidanza si interrompa nel primo trimestre per sbilanciamento cromosomico del concepito è del 15%. Se si vedrà un battito a 6 settimane finite la possibilità che la gravidanza si interrompa nelle prossime 4 settimane è intorno al 2% perché la maggior parte di quel 15% totale non avrebbe permesso all’embrione neppure di raggiungere lo stadio in cui si rileva l’attività cardiaca. Quindi in questo momento può attendere ancora una decina di giorni per vedere se la natura interrompe da sé la gravidanza e la solleva dalla decisione che, immagino bene, quanto la possa addolorare. In tanti anni di attività ho avuto modo di osservare che tutte le pazienti che hanno scelto di interrompere la gravidanza rimpiangono la loro decisione, tuttavia bisogna anche accettare le scelte riproduttive delle pazienti che, qualche volta, includono purtroppo decisioni così importanti come quelle che lei deve prendere.
Un saluto cordiale.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti