Preoccupata per la comparsa altalenante dei sintomi

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 07/05/2021 Aggiornato il 07/05/2021

Durante i nove mesi è giusto ascoltare il proprio corpo. Senza esagerare, però, pena condannarsi a vivere nell'ansia.

Una domanda di: Gianna
Gentile dottoressa Valmori,

mi rivolgo a lei avendo letto altre sue risposte nelle quali ho notato oltre

che grande competenza anche una grande sensibilità e attenzione umana.

Ho quasi 41 anni e sono incinta.

Lo scorso anno, purtroppo, ho avuto un aborto spontaneo interno scoperto

alla ottava settimana, anche se probabilmente lo sviluppo embrionale era

fermo intorno alla sesta.

Dopo un anno di tentativi, sono nuovamente rimasta incinta. Naturalmente

sono contenta, seppure consapevole che i rischi sono dietro l’angolo. E

l’ansia mi assale, non faccio altro che ascoltarmi e toccarmi il seno e

quant’altro per verificare i sintomi secondari di gravidanza.

Questo perché nella precedente esperienza, alcuni giorni prima

dell’ecografia che avrebbe decretato l’aborto, mi ero convinta che i

sintomi fossero regrediti.

Stavolta dopo aver scoperto la positività alla gravidanza ho passato

giornate devastanti, nelle quali mi è sembrato che la mia temperatura

corporea fosse troppo bassa, o comunque si fosse abbassata (ho avuto alcuni

giorni a 36,8, poi giorni con 36,3 o 36,1). Il seno ha avuto alcuni giorni

in cui si è gonfiato, mi ha fatto male anche di notte, e poi giorni in cui

sembrava essersi sgonfiato, e a tastarlo non faceva più dolore.

Ho temuto che fosse finito già tutto, anche se il dosaggio betaHcG era

perfetto.

Poi, ho fatto la prima ecografia alla sesta settimana. L’embrione c’è e il

battito c’è. Il piccolo misura poco più di 3 mm. Tutto è regolare.

“Biometrie corrispondenti al periodo gestazionale”. Non ci sono segni di

distacco o altro. Prendo la cardioaspirina. A detta del mio ginecologo,

assumere progesterone non servirebbe a granché.

Questa ecografia è avvenuta una settimana fa. Nei giorni successivi, sono

stata più tranquilla, ho risentito molti sintomi (seno, disgusto, mal di

stomaco, frequente voglia di urinare, freddo la sera etc.). Da un paio di

giorni invece mi sembra che sia tutto scomparso, anche il seno. E’

normalmente sgonfio. E io mi sento bene, vitale, lavoro. Troppo bene?

Ho paura. La prossima ecografia sarà tra un paio di settimane.

Secondo lei questo saliscendi dei sintomi, questo improvviso abbassarsi dei

sintomi, è un segnale realistico che qualcosa possa non andare?

Del resto, anche prima dell’ecografia che ho fatto avevo notato una

regressione dei sintomi, che poi erano tornati, e adesso di nuovo li avverto

come spariti.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, la ringrazio per l’apprezzamento nei miei confronti…mi fa piacere!
Ecco, solitamente sono la prima a raccomandare alle mamme di ascoltare i sintomi della gravidanza e di non affidarsi soltanto al dosaggio delle beta-hCG o all’esito dell’ecografia. Nel suo caso, però, ho l’impressione che lei stia esagerando a cercare conferme del buon andamento della sua gravidanza. In particolare, non mi risulta che sia utile la rilevazione della temperatura basale al risveglio e anche i sintomi accessori (quali il turgore o il fastidio al seno) non sono necessariamente costanti e possono variare da una gravidanza all’altra e persino durante la medesima gravidanza, senza comportare un presagio infausto.
Ma, allora, su cosa basarsi per sapere che tutto procede per il meglio?
Sul sintomo principale: l’amenorrea o assenza di ciclo mestruale. Direi di tener presente il detto: nessuna nuova, buona nuova.
Ossia, dato che l’ecografia è andata molto bene, non allarmarsi a meno che insorgano perdite ematiche vaginali o dolori pelvici. Capisco di poter essere di aiuto solo fino a un certo punto…
Le direi anche che, ascoltandosi con pazienza, di solito noi donne riusciamo ad avere sentore se le cose stiano andando bene o meno…è un po’ come una specie di intuizione…come lei stessa ha avuto modo di sperimentare nella precedente gravidanza.
Infine, le direi di immaginare che anche il suo piccolo stia facendo del suo meglio per crescere giorno dopo giorno…non abbia timore a confidargli quello che la spaventa, vedrà che sarete sempre più in simbiosi con il passare del tempo…ve lo auguro di cuore!
Spero di averla confortata, cordialmente.

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