Prescrizioni contrastanti sull’assunzione di eparina e cardioaspirina in gravidanza

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 16/11/2022 Aggiornato il 16/11/2022

La decisione di prescrivere eparina e cardioaspirina in gravidanza va presa irrinunciabilmente tenendo conto della storia clinica personale e familiare.

Una domanda di: Giustina
Ho scoperto di essere incita di 4 settimane. Premesso che sono un soggetto mutato in MTHFR C677T e APO E 2/3 e che già assumevo regolarmente l’acido folico un quando avevo l’omocisteina alta. Ho consultato due medici uno mi dice che devo prendere carrioaspirina + folina + eparina un altro mi dice che invece l’eparina e la cardioaspirina insieme si prendono solo in alcuni casi, nel mio non ce ne è bisogno . Vorrei un terzo parere perché non so cosa fare.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, non mi è facile darle un parere autorevole perché nella decisione di prescrivere eparina e cardioaspirina in gravidanza è implicata la sua anamnesi ossia la sua storia familiare ma soprattutto personale. E’ rilevante conoscere se per esempio lei in passato abbia avuto degli aborti spontanei o dei bimbi nati con ritardo di crescita (IUGR in gergo medico), oppure degli eventi trombotici vascolari, così come sapere se lei sia snella oppure in sovrappeso, se fumi o meno, se abbia delle vene varicose agli arti inferiori… Insomma, occorre conoscere bene la sua storia per potersi pronunciare e dirle se nel suo caso sia indicata o meno la tromboprofilassi combinata con eparina e cardioaspirina in gravidanza. Di solito questi farmaci vengono riservati alle pazienti note come trombofiliche. Lei ha una mutazione che rientra nello screening trombofilico: quella della MTHFR. Tuttavia, questa particolare mutazione si può trattare con l’acido folico. Tra l’altro, proprio di recente ho verificato il trattamento più idoneo per la mutazione omozigote MTHFR, sia nella variante C677T che in quella A1298C. Non basta aumentare il dosaggio di acido folico (ad esempio 5 milligrammi invece dei “classici” 400 microgrammi) per correggere il difetto enzimatico: occorre by-passare l’ostacolo fornendo una forma di acido folico già “metabolizzata”. Sarebbe quindi a mio avviso utile nel suo caso la supplementazione con il 5-metilfolato o Quatrefolic (600-800 microgrammi/die), naturalmente se il Curante è concorde. Rispetto alla mutazione ApoE 2/3, non mi pare ci siano rischi specifici per la gravidanza anche se sarebbe importante impegnarsi a monitorare almeno con cadenza settimanale la sua pressione arteriosa ed eventualmente dosare i trigliceridi in occasione degli esami ematochimici di routine. Quanto al colesterolo sarei più perplessa a raccomandarne il dosaggio in gravidanza, in quanto è normalmente a valori stellari ma c’è un valido motivo: serve in abbondanza per fabbricare gli ormoni placentari e pertanto non ha quel rischio cardiovascolare che siamo abituati a considerare. Detto ciò, è certamente utile che lei sia seguita in gravidanza in tandem sia dal ginecologo che dallo specialista diabetologo/internista in grado di monitorare la sua situazione a livello metabolico e perché no? anche dal punto di vista dietetico: in dolce attesa la dieta è davvero il pilastro della salute della mamma come del nascituro. In conclusione, credo che in assenza di particolari fattori di rischio le darei semplicemente da assumere il Quatrefolic ossia acido folico già nella forma attiva per correggere la mutazione MTHFR, riservandomi di prescriverle anche la cardioaspirina in caso insorgessero altre complicazioni quali ipertensione gestazionale, diabete gestazionale o riscontro di elevate resistenze nelle arterie uterine all’ecografia della 20° settimana (cosiddetta morfologica). Spero di esserle stata di aiuto e soprattutto che la sua gravidanza decorra senza intoppi fino al suo termine…anche se sono 40 settimane (e ancora 36 ne mancano) vedrà come passano in fretta! Cordialmente.

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