Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

Dottoressa Faustina Lalatta A cura di Faustina Lalatta - Dottoressa specialista in Genetica clinica Pubblicato il 13/01/2025 Aggiornato il 27/01/2025

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.

Una domanda di: Barbara
Vorrei sapere se problemi del fegato e, in particolare, valori alti di gamma-GT possono dipendere dall’essere figli di cugini di primo grado.
Grazie.

Faustina Lalatta
Faustina Lalatta

Gentile signora,
i figli di genitori cugini primi hanno effettivamente una probabilità maggiore degli altri, circa il doppio, di manifestare malattie ereditarie o malformazioni. Questo accade perché una coppia di consanguinei, più facilmente di una coppia di estranei, è formata da due portatori sani del medesimo difetto genetico, ereditato dagli antenati comuni, cioè i nonni. Una coppia non consanguinea, invece, più probabilmente può essere essere formata da persone portatrici di difetti genetici differenti.
Una volta che si è nati sani e si è cresciuti senza manifestare i sintomi di una delle centinaia di malattie ereditarie conosciute, il peso della consanguineità si eclissa ed eventuali disturbi, eventualmente espressi da parametri anomali rilevati dagli esami del sangue o dal franco manifestarsi di una patologia, devono essere affrontati sul piano medico senza più tenere conto della consanguineità dei genitori. Per esempio, un aumento delle gamma-GT, che sono enzimi epatici che si alterano quando c’è un problema che coinvolge il fegato, deve essere valutato da un bravo medico internista, senza pensare alla genetica. Questo vale però se sia questo parametro sia altri segni non suggeriscano la presenza di una malattia ereditaria, condizione molto rara, ma non del tutto escludibile. In quest’ultimo particolare caso, che eventualmente spetta al medico internista diagnosticare, la consanguineità potrebbe avere un suo peso. Tenga comunque presente che l’iter diagnostico sarebbe comunque sempre lo stesso, a prescindere dalla consanguineità.
Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Vaginosi batterica da Gardnerella: che fare?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Francesco De Seta

Prima di tutto, per essere sicuri che un'infezione vaginale sia dovuta alla Gardnerella occorre eseguire un vetrino con colorazione di gram perché il tampone con la coltura non serve per individuare questo batterio. Dopodiché, se confermato il sospetto, il medico può prescrivere un antibiotico ad hoc....  »

Pillola contro l’endometriosi: l’Augmentin e il Brufen ne diminuiscono l’efficacia?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

È improbabile che l'amoxicillina+acido clavulanico (Augmentin) e l'ibuprofene (Brufen) interferiscano sull'azione dei contraccettivi orali assunti sia contro l'endometriosi sia a scopo anticoncezionale.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti