Salve, ho 42 anni e due bimbi nati nel 2017 e 2019; gravidanze serene con
parti naturali. Dopo il secondo parto, però, ho sviluppato pressione alta,
che purtroppo sembra essere ormai cronica (prendo una pastiglia al giorno).
Io e mio marito vorremmo un terzo figlio; purtroppo a maggio ho avuto un
aborto spontaneo alla nona settimana. Vivo all’estero; un ginecologo
privato mi ha fatto fare gli esami degli anticorpi anti-cardiolapin, della
tiroide e del Lupus, ma tutto è risultato nella norma. Questo medico mi
avrebbe consigliato solo di assumere aspirinetta 150 mg non appena dovessi
rimanere incinta di nuovo, ogni sera prima di andare a letto; ho visto
però un altro ginecologo in ospedale, che invece mi darebbe il
progesterone da subito fino a 12 settimane, ma eventualmente l’aspirinetta
solo dopo le 12 settimane. Mi sento un po’ confusa e vorrei un altro
parere – sento di molte donne che prendono entrambi (aspirinetta e
progesterone) sin dall’inizio della gravidanza. Grazie mille. Cordiali
saluti.
Elisa Valmori
Salve cara signora, sarei curiosa di sapere da dove mi scrive…il mondo è grande e ogni paese ha le sue usanze in termini di cura della gravidanza.
A dire il vero, ogni medico ha la sua idea di come vada curata la gravidanza, per questo non è facile orientarsi chiedendo più pareri a diversi specialisti: vedrà che non sentirà mai la stessa indicazione!
Ad ogni modo, veniamo al suo caso. Lei ha una ipertensione cronica (non mi ha precisato con quale farmaco la tenga controllata, comunque in gravidanza sarebbero di scelta la metil-Dopa o i calcio-antagonisti, sono vietati i diuretici, i sartani e gli ACE inibitori, meglio evitare i beta-bloccanti, soprattutto dopo il primo trimestre di gravidanza) e già soltanto per questo motivo avrebbe indicazione ad assumere la cardioaspirina (100 milligrammi al giorno) dal test di gravidanza positivo. L’aspirinetta (o cardioaspirina 100 mg) viene raccomandata anche nelle donne che abbiano più di 40 anni ed è spesso prescritta “per sicurezza” anche in chi abbia avuto in precedenza degli aborti spontanei (solitamente due o più). Direi che nel suo caso mi sento anch’io di raccomandarla. Rispetto al progesterone, sarebbe interessante a mio avviso documentare la “tenuta” della sua fase luteinica (ossia l’intervallo compreso tra l’ovulazione e la mestruazione) per capire se in effetti ci sia un difetto nella produzione di progesterone da parte del corpo luteo.
Questo si potrebbe evincere dalla registrazione quotidiana che lei potrebbe imparare a fare diventando utente di un metodo naturale come quello dell’ovulazione Billings (esiste la possibilità dell’insegnamento online da questo sito internet: https://www.fertilitypinpoint.com/)
Con la registrazione, infatti si può individuare con precisione il giorno dell’ovulazione e quindi determinare l’adeguatezza della fase luteinica in termini di durata in giorni e di secrezione del progesterone (se carente, si osservano tipicamente dei giorni di spotting ossia di sgocciolamento di sangue prima del ciclo vero e proprio).
Tra l’altro, se cerca la gravidanza, questo metodo sarà utile per individuare i giorni più fertili per poter concepire, oltre a favorire la complicità di coppia…provare per credere!
Sarei propensa a prescriverle anche il progesterone (1 ovulo vaginale da 200 mg la sera prima di coricarsi) solo se fosse documentata una sua carenza nella fase luteinica oppure se una volta insorta la gravidanza dovessero comparire dei segnali “minacciosi” come l’insorgenza di perdite ematiche o riscontro ecografico di distacco chorion-deciduale. Le ricordo anche di assumere ogni giorno l’acido folico (una compressa da 400 microgrammi) per tutto il periodo di ricerca della gravidanza fino almeno al termine del primo trimestre:è prezioso per la prevenzione della spina bifida del bambino. E’ meglio assumerlo lontano da the e latticini.
Spero di esserle stata di aiuto, resto a disposizione se desidera, cordialmente.
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