Bambina di 4 anni vuole fare la cacca nel pannolino

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 06/10/2014 Aggiornato il 12/02/2015

Mia nipote di 4 anni si rifiuta di andare in bagno quando deve fare le feci.... Risponde: Dottoressa Alessandra Varotto

Una domanda di: Francesca88
Mia nipote di 4 anni si rifiuta di andare in bagno quando deve fare le feci.
Dice che non riesce e quindi vuole il pannolino (solo in questo caso solo).
Tutto è iniziato quando un anno e mezzo fa andammo a mare. Vide dell’acqua
per terra nel bagno di casa e da li si è rifiutata di fare i suoi bisogni! Nello
stesso periodo stava anche imparando ad andare in bagno quindi credo sia
stata una cosa che l’abbia “traumatizzata”.
Come cercare di risolvere questa situazione? Le abbiamo promesso il mondo ma
nulla da fare! Ormai è grandicella e pure dall’asilo ogni tanto ci chiamano
perché si è sporcata…

Gentile Signora,
dalla sua lettera si evince che la nipote ha raggiunto controllo sfinterico a livello anale, in altre parole percepisce il bisogno di defecare e l’intenzionalità di andare a evacuare in bagno. Ciò è in linea con la maturazione fisiologica che mediamente avviene tra il secondo e il terzo anno vita. Il problema si pone sul piano comportamentale, ma prima di avanzare un alternativa (a quanto da lei sperimentato) mi permetto di avanzare la mia chiave di lettura nella comprensione di questo rifiuto.
La “cacca” rappresenta nell’immaginario di ogni bambino una creazione, una vera “opera d’arte” rivestita di sacralità, quindi da proteggere e tutelare in virtù di un “io” debole per natura, in via di formazione. Le feci rappresentano quindi il carattere che abbisogna di formarsi e svilupparsi.
Detto ciò, in questa fase possono manifestarsi problemi di ordine comportamentale dovuti al conflitto tra l’impulso a trattenere e l’impulso a evacuare, tra donare e rifiutare…
A volte le mamme scelgono di mettere il bambino direttamente sul water ma spesso questa prassi – dettata da ragioni pratiche – non tiene in considerazione il vissuto dell’infante, così come la sua paura di essere inghiottito “insieme” alla cacca nel buco nero. La cacca fatta come i grandi può comunicare perciò un senso di abbandono nel piccolino: “non ti tengo più e ti lascio andare giù nello sciacquone”.
Le fantasie, poi, potrebbero irrompere sulla realtà oggettiva e provocare un’angoscia primaria per la propria integrità fisica. Adottando questa chiave interpretativa (di approccio psicodinamico) è ovvio quindi che l’acqua per terra nel bagno di casa potrebbe aver in un qualche modo “traumatizzato” la sua nipotina, bloccandola nell’acquisizione di questa importante autonomia.
La situazione potrebbe essere risolta innanzitutto adottando un atteggiamento cautelativo, mettendo quindi da parte la fretta del “far tutto e subito”. L’uso del vasino potrebbe venire in aiuto perché è ridotto nella sua dimensione e adatto al corpo dei bambini. In più è spesso colorato o con una forma simpatica. Ma soprattutto concede di raggiungerlo ogni volta che la nipote sente il bisogno di evacuare. Questo soluzione alternativa all’uso pratico del water consente una maggiore indipendenza e ha un significato importante nell’educazione psico-affettiva di ogni bambino. Mi faccia sapere se le sono stata d’aiuto. Cordiali saluti

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