Bimbo non accetta i no (negazione)

Dottoressa Paola Rolando A cura di Paola Rolando - Dottoressa Pubblicato il 19/02/2014 Aggiornato il 10/04/2025

Ho un bimbo di 18 mesi che fa fatica ad accettare i no. Per farle un esempio, lui adora le campane ma non si rassegna quando smettono di suonare, al punto che è capace di piangere anche per 20 minuti... Risponde: Dottoressa Paola Rolando

Una domanda di: patti
Salve,
ho un bimbo di 18 mesi che fa fatica ad accettare i no. Per farle un
esempio, lui adora le campane ma non si rassegna quando smettono di suonare, al punto
che è capace di piangere anche per 20 minuti… E così per ogni no. Come
possiamo insegnargli che esistono anche i no? Grazie

Gentile Signora,
è più che mai necessario, in questo periodo della vita di suo figlio, saper essere dei genitori autorevoli, capaci di porre dei limiti e di dare regole di comportamento che siano chiare e precise. Per una buona applicazione delle stesse, sarebbe bene seguire alcuni principi educativi. Anzitutto, le regole devono essere proporzionate all’età in quanto non si possono fare richieste esagerate che il bambino non sia in grado di assolvere. È importante la complicità tra i genitori che devono essere fermi, decisi e solidali tra di loro per non creare confusione nel bambino. Sono necessari anche la coerenza, ovvero una regola che vale oggi varrà anche domani, e l’uso di un linguaggio semplice, con un tono di voce basso, il sorriso e l’umorismo che facilitino la comunicazione.
È bene anche spiegare i perché di un no, dare il tempo al bambino d’interiorizzare le regole per prepararsi al cambiamento e mantenere la calma di fronte ad episodi di rabbia, pianti e capricci ma, soprattutto, non fare mai paragoni con altri bambini o peggio ancora ricorrere ai ricatti affettivi o alle punizioni corporali.
L’accettazione di una regola che si basi sulla paura, sul confronto o sull’umiliazione andrebbe a incrinare il suo percorso di crescita, creandogli solo insicurezze mentre gratificarlo ogni volta che rispetta le regole, non solo produce un rinforzo positivo ma aiuta il bambino a raggiungere l’autostima.
Imparate ad ascoltare ogni sua emozione e a porvi in empatia con vostro figlio perché una corretta educazione comincia dal cuore dei genitori.
È rilevante l’episodio delle campane. Il bambino potrebbe avere identificato nelle campane un proprio oggetto di conforto e aver trovato la giusta serenità nel loro suono. Da qui la paura, la tristezza e anche la rabbia quando smettono di suonare.
È in quel momento che i genitori devono saper cogliere i segnali lanciati dal bimbo e porre in essere un atteggiamento costruttivo con la loro presenza, il loro affetto e l’ausilio del gioco che, ricordiamo, ha una forte valenza educativa. L’ascolto, l’empatia e l’autorevolezza contribuiscono al benessere emotivo del bambino mentre la mancanza di regole porta al disorientamento, perché i nostri figli hanno bisogno di ricevere fin da piccoli le coordinate giuste che permettano loro di costruire poco a poco la propria identità e li facciano sentire guidati e sicuri.

BimbiSani&belli cercherà la risposta che desideri, consultando fonti autorevoli e attendibili.
Il servizio è riservato ai maggiorenni.


Chiedilo a BimbiSani&Belli

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Sullo stesso argomento

agitato a otto mesi

30/10/2013 Salute del bambino di “La Redazione”

Risponde: Dottoressa Francesca Pinto  »

Dubbio sull’educazione della bambina

07/08/2013 Salute del bambino di “La Redazione”

Risponde: Dottoressa Francesca Pinto  »

Bambina che non vuole stare seduta sul seggiolone

01/03/2013 Salute del bambino di “La Redazione”

Risponde: Dottoressa Lucia Romeo  »

Bimbo di 3 anni che fa i capricci: è colpa dell’asilo?

11/02/2013 Psiche e comportamenti di “La Redazione”

Risponde: Dottoressa Alessandra Varotto  »

Bambino di 4 anni molto capriccioso e disubbidiente a casa ma non all’asilo

20/11/2012 Salute del bambino di “La Redazione”

Risponde: Dottoressa Francesca Pinto  »

Le domande della settimana

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Vaginosi batterica da Gardnerella: che fare?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Francesco De Seta

Prima di tutto, per essere sicuri che un'infezione vaginale sia dovuta alla Gardnerella occorre eseguire un vetrino con colorazione di gram perché il tampone con la coltura non serve per individuare questo batterio. Dopodiché, se confermato il sospetto, il medico può prescrivere un antibiotico ad hoc....  »

Pillola contro l’endometriosi: l’Augmentin e il Brufen ne diminuiscono l’efficacia?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

È improbabile che l'amoxicillina+acido clavulanico (Augmentin) e l'ibuprofene (Brufen) interferiscano sull'azione dei contraccettivi orali assunti sia contro l'endometriosi sia a scopo anticoncezionale.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti