non mangia a 2 anni
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 01/07/2013
Aggiornato il 26/03/2025 Risponde: Dottoressa Alessandra Varotto
Una domanda di: farfalla84
Buonasera, mia figlia di due anni e mezzo ogni volta che è l'ora di pranzo non sta mai seduta al suo posto e non vuole mangiare. Cosa devo fare per farla stare seduta, la devo castigare? Mi dia un consiglio, non so come devo comportarmi con lei. Mille grazie.
Gentile Signora,
in questo periodo, durante il quale la piccola è impegnata a consolidare il suo rapporto con le sostanze, è importante sforzarsi di mantenere un clima sereno. Se a tavola mangia poco o rifiuta ostinatamente le pietanze, le raccomanderei di non insistere e tantomeno di non ricorrere ai ricatti per indurla a mangiare. Semmai, provi a lasciare sul piatto dei cibi “self service” composti da piccole porzioni da cui la bambina può attingere direttamente. È probabile che i diversi comportamenti messi in atto da sua figlia, come quello di non voler stare seduta e rifiutare il suo posto a tavola, siano dei segnali per esprimere i diversi diversi stati d’animo (ad esempio il disagio per un litigio familiare o, semplicemente, la paura di esser abbandonati perché il genitore deve fuggire al lavoro…). Non sempre, quindi, un momento di scarso appetito è collegato a un malessere vero e proprio. Talvolta è solo la manifestazione di una fase transitoria che il bambino accusa prima di compiere un balzo della crescita che lo porterà a progredire. In tutte queste situazioni, un clima rilassato e sereno è la strategia migliore per superare lo stress e permettere al bambino di affrontare le sue piccole e grandi crisi della crescita. Cordialità.
BimbiSani&belli cercherà la risposta che desideri, consultando fonti autorevoli e attendibili.
Il servizio è riservato ai maggiorenni.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.
Sullo stesso argomento
22/05/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Chiara Boscaro Creare un rituale che precede i pasti, mangiare tutti insieme in un'atmosfera serena, farsi aiutare (per quel che si può) in cucina sono strategie che possono favorire un rapporto migliore tra bambino e cibo. »
21/04/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Angela Raimo Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare. »
06/02/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli Esistono piccoli accorgimenti che possono essere d'aiuto per indurre il bambino a mangiare alimenti diversi dal latte materno, ma se non funzionano può diventare opportuno fare scelte più drastiche. »
04/11/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Chiara Boscaro A un bambino che si rifiuta di mangiare la maggior parte dei cibi che gli vengono proposti non deve essere data come alternativa nutrirsi con snack di vario tipo. Bisogna invece rimanere fermi nella decisione di continuare a proporgli solo quanto è giusto assuma per crescere bene. »
01/07/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli Se il bambino cresce bene, è vivace, reattivo, e ha un armonico sviluppo psicomotorio non è il caso di preoccuparsi se ha gusti molto ristretti per quanto riguarda gli alimenti. »
Le domande della settimana
11/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Claudio Ivan Brambilla Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana. »
10/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Gaetano Perrini L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo. »
03/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Angela Raimo A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso. »
03/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Roberta Levi Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante. »
Fai la tua domanda agli specialisti