Una domanda di: mamyfelicemente stanca
salve non so le domande le posso fare solo per i bimbi o
anche x me… comunque le scrivo perché da quando ho partorito… mi è rimasto
tutto inpresso: le lunghe ore di travaglio, i forti dolori e i tanti punti che
mi hanno dato… Mi è rimasta dentro questa cosa e quando ci penso mi prende
l'ansia… è non voglio mai più avere figli… anche perché la piccola
appena nata piangeva tutte le notti… in tutto l ospedale si sentiva solo lei
e cosi ha continuato per 2 mesi: mi è rimasto come un
trauma!! Le scrivo anche perchésono sempre nervosa è ansiosa, a volte
anche senza motivo ma questo anche prima del parto avevo spesso sbalzi di umore:
da triste a felice, dal ridere al piangere non so cosa mi prende. Ho 22 anni
non so se tutto ciò dipende anche dall'età… comunque mi farebbe piacere ricevere una sua
risposta…. kiss Antonella!!
Gentile Antonella,
alla domanda rispondo volentieri guardando il problema come fa uno psicologo a me caro, Winnicott, quando si rivolge alla coppia mamma-bambino, chiamandola “ambiente materno”. Le sue parole fanno riflettere in modo particolare su come la nascita di un figlio possa provocare una crisi di identità del genitore e della sua famiglia. La madre, in particolare, accanto a cambiamenti di natura psicologica deve affrontare anche radicali trasformazioni sul piano fisiologico, compreso il dolore gravidico che è per natura una componente soggettiva. Certamente la sua giovane età, come pure il fatto di essere nella condizione di “primipara”, ovvero al primo parto, potrebbero aver acuito lo stato d’ansia e quindi avere avuto un ruolo importante sul travaglio tanto sofferto; ma anche altri elementi di tipo psicosociale (per esempio, lo status di ragazza madre, oppure quello di viver in famiglia) potrebbero rivelarsi significativi per la salute mentale di una mamma alle prime armi. A ciò, si aggiungano gli inevitabili “fastidi” che colpiscono tutte le donne indistintamente e che sono connessi con le variazioni ormonali.
Molto importante è, quindi, dare ascolto a ciò che si prova dentro di sé, in particolare al quel “mix di riso e pianto” che potrebbe essere causa di sofferenza in questo periodo. Le suggerirei pertanto di rivolgersi al suo medico di fiducia, soprattutto nel caso in cui questi disturbi dovessero perdurare nel tempo fino a compromettere in modo importante la sua qualità di vita. Mi tenga aggiornata sulla situazione, con i migliori auguri
BimbiSani&belli cercherà la risposta che desideri, consultando fonti autorevoli e attendibili.
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