Quali sono i giorni ideali per concepire?

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 06/06/2019 Aggiornato il 22/10/2019

In un ciclo di 28 giorni, in linea teorica il giorno dell'ovulazione è il quattordicesimo.

Una domanda di: Benedetta
Ho avuto il ciclo il 30 maggio, il mio è regolare, ogni 28 giorni Quali sono ora i giorni ideali per concepire, grazie.
Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile signora,
in un ciclo di 28 giorni, il periodo fertile si può indicare tra il nono e il quattordicesimo giorno, che si contano a partire dalla data di inizio dell’ultima mestruazione. Quindi nel mese di giugno in linea teorica (le variabili esistono e possono interferire) il suo periodo fertile comincerà il giorno 8. Il periodo fertile è costituito da più giorni perché gli spermatozoi maschili possono vivere nel corpo della donna fino a 5 giorni: questo significa che se anche il rapporto sessuale avviene tre o quattro giorni prima del giorno dell’ovulazione è possibile che il concepimento avvenga. Il periodo fertile è comunque segnalato dalla comparsa del muco fertile, una secrezione trasparente e filante che serve a favorire il cammino degli spermatozoi verso le tube dove avviene il concepimento. Tenga presente comunque che una donna di 30 anni ha circa il 25-35% di probabilità di dare inizio a una gravidanza per ogni ovulazione. Le raccomando di iniziare fin da subito ad assumere l’acido folico, che protegge il feto dal rischio di gravi malformazioni: la dose è di 400 microgrammi al giorno, l’assunzione andrebbe iniziata prima del concepimento e proseguita almeno per tutto il primo trimestre di gravidanza, salvo diversa indicazione del medico. Le auguro che il suo desiderio si avveri al più presto. Tanti cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti