Quando ho concepito?

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Dottor Claudio Ivan Brambilla Pubblicato il 31/08/2022 Aggiornato il 31/08/2022

Stabilire con precisione quale rapporto sessuale ha portato al concepimento quando sono in gioco appena 12 giorni di differenza tra un primo e un secondo rapporto sessuale potenzialmente fertile è praticamente impossibile.

Una domanda di: Fabrizia
Sono in dolce attesa da 35 settimane ed ho un dubbio che mi perseguita. Ultimo ciclo 12/12/2021, premetto che i miei cicli sono sempre stati lunghi (30/35 gg) ed irregolari. Il 24 dicembre (12 pm) ho un rapporto non protetto con il mio ex, circa dieci giorni dopo inizio ad avere forti crampi e dolori simili all’inizio delle mestruazioni accompagnati da un paio di giorni di perdite mucose con striature di sangue. Penso terrorizzata ad un possibile impianto, quindi il giorno 5/01 decido di fare le beta su sangue con esito meno di 0,02, negative. Mi tranquillizzo. Le mestruazioni che attendevo il 12/01 non arrivano ed il 19/01 faccio un’ecografia che non indica nulla di anomalo. Dal 5 al 12 gennaio ho rapporti completi col mio compagno, ed il giorno 27 gennaio facciamo un test di gravidanza con esito “incinta 2/3”. L’indomani faccio beta su sangue con esito 689 compatibile con 3/5 settimane di gravidanza. Ecograficamente il mio ciclo è stato ridatato di 14 giorni dopo cioè il 26 dicembre (alla translucenza nucale confermato poi alla morfologica), e le misure del feto sono sempre state compatibili con questa ridatazione. La dottoressa dice che ho avuto un’ovulazione tardiva o una doppia ovulazione. Ora mi domando, posso stare tranquilla che il rapporto fecondante non sia stato quello del 24/12? Se avessi concepito quel giorno il test avrebbe dovuto darmi un risultato diverso (incinta +3)? Quanto sono attendibili le beta a 14 gg da un rapporto a rischio? Quanto sono attendibili le ridatazioni ecografiche? Possibile che durante l’ovulazione si abbiano perdite ematiche?
Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile signora, le ridatazioni vengono fatte su base statistica, valutando le dimensioni del feto e confrontandole con quelle della media degli altri feti. Dal momento che gli spermatozoi possono sopravvivere nei genitali femminili fino a sette giorni, se lei avesse ovulato prima della data ipotetica (che indichiamo il 27 dicembre), potrebbe essere rimasta incinta proprio il 24 dicembre, in 12ma giornata. Ma se così fosse stato in effetti il 5 gennaio il dosaggio delle beta-hCG nel sangue avrebbe dovuto evidenziarle, visto che mediamente è possibile individuarle nel sangue già a partire da circa 7-10 giorni dopo il concepimento. Per quanto riguarda l’ecografia del 19 gennaio che non ha evidenziato nulla, non ci conferma niente, non aggiunge niente, non indica nulla, perché anche se avesse concepito il 24 dicembre poteva essere ancora troppo presto per visualizzare l’embrione (l’ecografia andrebbe fatta a partire dalla sesta settimana finita, per essere sicuri di individuare la gravidanza). Tuttavia, i conteggi fatti grazie alle ecografie successive ci dicono che dovrebbe avere concepito molto dopo il 24 dicembre, però attenzione! Ripeto che gli spermatozoi maschili possono vivere nell’apparato genitale femminile fino a sette giorni, quindi idealmente in seguito al rapporto del 24 dicembre il concepimento potrebbe essersi verificato anche dal 24 dicembre al 31 dicembre compreso. Se, per ipotesi, avesse concepito proprio il 24 dicembre e, quindi, se dovessimo a questo punto considerare, secondo il calendario ostetrico, come data di inizio della gravidanza la sua ultima mestruazione (12 dicembre 2022) oggi lei sarebbe a 37 settimane di gravidanza + 1 giorno, non nella 35ma settimana, e di conseguenza dovrebbe partorire intorno al 20 settembre. Tutto questo per dirle che le possibilità sono tante e indicare con precisione quale rapporto sessuale ha portato al concepimento quando sono in gioco appena 12 giorni di differenza tra il primo e il secondo rapporto (rapporto con l’ex il 24 dicembre, primo rapporto con l’attuale partner 5 gennaio) è praticamente impossibile. La situazione è complicata dal fatto che la gravidanza può avere, per sua naturale caratteristica, una durata che va da 38 a 42 settimane quindi neanche il giorno in cui partorirà potrà darci un indizio su quando è avvenuto il concepimento. Tutto questo per arrivare a dire che solo il test del DNA potrà indicarle con precisione chi è il padre del suo bambino, quindi per togliersi il dubbio dovrà affidarsi a questo. Tenga presente che per effettuare il test di paternità è necessario che almeno uno dei due partner sia d’accordo e collabori per rendere l’esecuzione possibile. Con cordialità.

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