Quando l’oro lascia il nero…

Dottoressa Floria Bertolini A cura di Floria Bertolini - Dottoressa specialista in Dermatologia Pubblicato il 30/01/2018 Aggiornato il 23/04/2025

In particolari condizioni, l'oro che è a contatto con la pelle si ossida determinando la comparsa di macchie scure.

Una domanda di: Donatella
Cara dottoressa,
ho da sempre una curiosità che forse lei potrà togliermi. Capita a volte che la mia fede d’oro mi lasci del nero sul dito. Non è una cosa frequente diciamo due-tre volte l’anno. Mia nonna sosteneva che “l’oro segna le malattie”, cioè secondo lei la comparsa del nero esprime che nell’organismo c’è qualcosa che non va. E’ una leggenda metropolitana o c’è del vero? Mi scusi se considera la domanda sciocca, ma sapesse quante volte ho cercato una risposta senza mai ottenerla!
Grazie, con cordialità.

Floria Bertolini
Floria Bertolini

Gentile Signora Donatella,
anche nella mia famiglia girava questa credenza e ho cercato di capire se, alla base dell’affermazione, ci fosse un fondamento scientifico.
L’oro che viene usato per i gioielli non è puro, perché eccessivamente malleabile, ma è reso più lavorabile in lega con altri metalli, di cui alcuni nobili come platino, palladio, che non si ossidano e altri da metalli non nobili, come nichel, rame, zinco… In Italia si usa in genere oro 18 carati, perché 750 parti su mille sono di oro puro e le rimanenti 250 parti sono costituite da altri metalli. I metalli non nobili in condizione di sudorazione intensa, come nella iperidrosi, malattia caratterizzata da intensa sudorazione o nei periodi di maggiore umidità, come d’estate o in presenza di febbre, per il cambiamento del microambiente cutaneo, si ossidano. In conseguenza dell’ossidazione si osserva la pigmentazione brunastra della cute a contatto con i monili in oro. Quindi l’ossidazione dell’oro di fatto segnala un’alterazione rispetto alla norma. Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Sullo stesso argomento

Sotto la fede la pelle è diventata nera: è un brutto segno?

16/11/2020 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floria Bertolini

Secondo un'antica credenza popolare se la pelle a contatto con l'oro diventa scura significa che non si sta bene e non sono pochi quelli che ancora ci credono.  »

Sotto la fede la pelle è diventata nera: è un brutto segno?

16/11/2020 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floria Bertolini

Secondo un'antica credenza popolare se la pelle a contatto con l'oro diventa scura significa che non si sta bene e non sono pochi quelli che ancora ci credono.  »

Gravidanza, parto e luna

05/06/2018 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La credenza popolare vuole che una volta giunta a termine la gravidanza, il giorno del parto dipenda dalla luna, che è favorevole alle nascite quando è calante. Nulla del genere, però, è mai stato dimostrato dalla scienza.   »

Le domande della settimana

Mancanza di autonomia a 41 anni e con un bimbo piccolo

09/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

I disturbi dell'umore sono spesso assolutamente invalidanti per loro precisa caratteristica: non c'è da farsene una colpa, la volontà non c'entra e non basta certo a risolverli.   »

Mancato accollamento: proseguirà la gravidanza?

09/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

A 10 settimane di gravidanza con un feto vitale e che cresce secondo le aspettative ci sono ottime probabilità che la situazione evolva nel migliore dei modi.   »

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti