Quanti rapporti (e quando) per concepire un bambino?

Dottor Bruno Mozzanega A cura di Bruno Mozzanega - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 18/04/2019 Aggiornato il 12/01/2023

Durante il periodo fertile anche un solo rapporto sessuale può determinare l'inizio di una gravidanza.

Una domanda di: Lorena
Vorrei sapere se per avere più possibilità di rimanere incinta nei tre giorni di ovulazione bisogna avere rapporti, appunto, in tutti e tre i giorni o un giorno sì e un giorno no, in modo tale che maturino gli spermatozoi?

Bruno Mozzanega
Bruno Mozzanega

Gentile signora, prima di tutto il giorno dell’ovulazione è uno solo ed è solo in queste 24 ore (circa) che può avvenire il concepimento. Posto questo, poiché gli spermatozoi sopravvivono nel corpo della donna fino a cinque giorni si parla di “periodo fertile” alludendo all’arco di tempo che va da quando mancano cinque giorni all’ovulazione fino, ovviamente al giorno stesso dell’ovulazione. Il periodo fertile è segnalato dalla comparsa di un muco chiaro e filante, che il corpo della donna produce proprio per favorire il compito degli spermatozoi. Per quanto riguarda la frequenza dei rapporti ogni coppia si può regolare come sente: di spermatozoo ne basta uno solo per dare inizio alla gravidanza, quindi è sufficiente avere rapporti a giorni alterni per tutto il periodo fertile. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti