Quinta malattia: può prenderla un neonato?

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 30/04/2019 Aggiornato il 30/04/2019

Di norma la quinta malattia compisce i bambini dai 4-5 anni in avanti. E' raro che colpisca un piccolissimo.

Una domanda di: Monica
Ho due bimbi di 5 e 7 anni che hanno contratto la quinta malattia. Sono stati a contatto con mio nipote di 2 anni che ha un fratellino di sole due settimane. Nel malaugurato caso che il neonato contragga la quinta malattia, è pericoloso vista l’età?
Ringrazio anticipatamente.

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Cara mamma,
il virus della quinta malattia (parvovirus B 19) difficilmente contagia un bambino di 2 settimane, perché a questa età gli anticorpi materni spesso sono presenti nel neonato, passati attraverso la placenta. Il 70-90 % delle persone adulte ha anticorpi contro questa malattia. Comunque l’incubazione dura mediamente 15 giorni ed è questo l’arco di tempo in cui controllare il neonato per eventuali segni clinici (guance arrossate, febbre, di solito modesta, fuoriuscita di muco dal naso), gli stessi apparsi sui suoi due bambini. In questo caso va subito contattato il pediatra curante. Da controllare è anche il nipote di 2 anni, in quanto la malattia potrebbe averlo colpito e, in questo caso, si riproporrebbe il rischio (basso) di contagio per il fratellino neonato. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Forte dispiacere a inizio gravidanza: ne risentirà il bambino?

25/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Secondo alcuni psicologi, noi cerchiamo la felicità perché l'abbiamo sperimentata nella pancia della nostra mamma: questa affermazione è sufficiente per non temere che uno stress, anche se intenso, possa interferire negativamente sul buon andamento della gravidanza.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti