Ragazzina di 15 anni lasciata dal fidanzatino: come aiutarla?

Dottoressa Annalisa Pistuddi A cura di Annalisa Pistuddi - Dottoressa specialista in Psicologia Pubblicato il 28/08/2023 Aggiornato il 28/08/2023

Il compito delle mamme a fronte di un grande dispiacere di una .figlia (o di un figlio) dovrebbe essere quello di fare da sponda, facendola sentire capita e sostenuta.

Una domanda di: Cinzia
Mia figlia di 15 anni ha iniziato quattro mesi fa la sua prima storia con un ragazzino di 16. Sembravano fatti l’uno per l’altra, si divertivano molto insieme…hanno coinvolto anche noi famiglie nel senso che oltre ad esserci conosciuti con i genitori, lui era spesso a casa nostra e lei spesso da loro. Si aiutavano molto anche in termini di autostima. Sembrava fosse amore puro e sincero come quello di Giulietta e Romeo. Parecchio gelosi entrambi, soprattutto lui. Noi andiamo via per 15 giorni al mare e non cessano telefonate e messaggi da parte di lui…rientrati i ragazzi si rivedono e sembrano riprendere la loro quotidianità. Dopo una settimana circa, come un fulmine a ciel sereno , lui le dice di non provare più nulla per lei. Io non mi capacito del fatto che sia finita così anche perché anche noi genitori abbiamo imparato a volergli bene. Lui sembrava così sincero che io non me lo so spiegare. Poi vedere soffrire così mia figlia , che si è sentita usata, mi ha fatto tornare i miei attacchi di panico ai quali ero avvezza anni fa. Secondo lei a questa età il sentimento, svanisce in una settimana? Io non mi do pace perché se penso alle cose che lui ha fatto per mia figlia non mi do una ragione. Scusandomi se sono stata prolissa, la ringrazio anticipatamente ed aspetto con ansia un suo parere.

Annalisa Pistuddi
Annalisa Pistuddi

Cara lettrice, i ragazzi nel periodo dell’adolescenza si sperimentano nelle relazioni al di fuori della famiglia, può succedere che alcuni, come sembra nella situazione che lei descrive, vivano i sentimenti e le emozioni con una forte intensità. Questo sentire le emozioni in modo notevole permette loro di comprenderle e di calarsi nelle relazioni in modo tale da viverle come uniche e insostituibili. Purtroppo però spesso questa intensità sia fugace (come ci si può attendere) e che quindi possa venir meno: quando succede naturalmente lascia nell’oggetto della passione svanita (sua figlia, in questo caso) disorientamento e sconcerto.  Detto questo, non si può dubitare della sincerità del momento: era vera, reale, anche se confinata nel qui e ora. Quello che è successo poi è paragonabile all’esaurirsi improvviso di un ruscello di acqua fresca e pura, noi non possiamo sapere perché in questo ragazzino il sentimento sia cambiato o meglio sparito, ma qualunque sia stato il turbamento o l’incertezza che lo hanno raffreddato non resta che prenderne atto, senza cercare troppe spiegazioni. Ripeto, crederei senza riserve alla sincerità del ragazzo mentre viveva la storia d’amore e, allo stesso tempo, cercherei di aiutare sua figlia a superare il suo dispiacere parlando con lei, incoraggiandola ad aprirsi, ma senza andare a caccia di colpevoli e senza farla sentire una vittima. La sua ragazzina di certo sta soffrendo e sappiamo bene che stare male per amore è bruttissimo a tutte le età e forse (forse!) a maggior ragione quando questo tipo di dolore si deve affrontare per la prima volta, tuttavia piano piano dovrà accettare questo “no” che ha ricevuto inaspettatamente per poi a poco a poco tenere in serbo, tra i ricordi belli, quanto di buono c’è stato nella sua prima storia d’amore. Da parte sua, dovrebbe mostrare di comprendere il dispiacere, ma allo stesso tempo non farsi vedere in ansia o a sua volta destabilizzata: è compito delle mamme fare da sponda, far sentire i figli in difficoltà capiti e sostenuti. Diversamente, sua figlia non potrà metabolizzare rapidamente il proprio dispiacere e superarlo, perché quello che dimostra di provare lei rischia di accentuarlo. Tenga presente che questa esperienza è una specie di banco di prova che servirà a sua figlia per testare la propria capacità di superare le situazioni critiche e frustranti e per imparare a fronteggiarle senza soccombere emotivamente. Vedrà che non ci vorrà poi molto affinché tutto questo dispiacere svanisca e la sua ragazzina ritrovi il buon umore. Oltre a lei, anche l’amica del cuore (se c’è) può essere di aiuto in quetso momento. Cari saluti.

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