Rapporti non protetti: possono causare sintomi insoliti?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 18/05/2018 Aggiornato il 07/08/2018

Irregolarità mestruali, mal di testa e altri sintomi di malessere non possono essere attribuiti automaticamente ai rapporti sessuali non protetti. Meglio cercare altrove la causa (con l'aiuto del ginecologo):

Una domanda di: Lucia
Salve dottoressa, vorrei farle una domanda alla quale non so darmi una risposta. Io e mio marito stiamo avendo rapporti completi (premetto che è la prima volta in 15 anni di vita insieme fino ad adesso sempre rapporti protetti) la mia domanda è, da quando si hanno rapporti completi il corpo di una donna cambia? Le faccio questa domanda perché non mi sento più come prima: ciclo non più puntualissimo, dolori mestruali che prima non sentivo ora si avvolte più e avvolte meno, giramenti di testa sensazione di vomito, insomma non c’è la faccio più e con il fatto che il ciclo sballa dai 30 ai 35 giorni non so più regolarmi con la mia fertilità e mai possibile tutto ciò? Spero in un suo aiuto.
Grazie mille.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora,
la sua domanda probabilmente sconfina dall’ambito ginecologico e investe anche la psicologia. Io mi limito al mio campo e posso dirle con certezza che avere rapporti liberi di sicuro la espone alla possibilità di un concepimento, visto che è in età fertile. Ma del resto lei mi aveva già scritto qualche tempo fa dicendomi che era alla ricerca di un bambino, quindi comunque è da qualche tempo che lei ha rapporti completi non protetti.
Per quanto riguarda i sintomi che riferisce, non è automatico che dipendano dai rapporti liberi.
A meno che lei sia già rimasta incinta (di qui il ritardo mestruale e la sensazione di vomito), potrebbe darsi che il ciclo rifletta un momento particolarmente impegnativo della sua vita, motivo per cui osserva il ritardo e avverte maggiormente dolore alle mestruazioni.
In ogni caso, le ricordo che sarebbe utile sottoporsi ad una visita ginecologica con cadenza annuale ed effettuare un Pap Test almeno ogni 2-3 anni (a giudizio del curante che la visita). Se avete in mente di diventare genitori (come già mi aveva detto), sarebbe utile che la ginecologa vi prescrivesse gli esami preconcezionali (sono semplici esami del sangue) e lei potrebbe iniziare ad assumere acido folico (una vitamina utile a prevenire difetti alla colonna vertebrale del bambino, su cui lei si è documentata ampiamente).
Spero di esserle stata di aiuto, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti