Rapporti sessuali non protetti a 20 giorni dal parto

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 04/06/2024 Aggiornato il 04/06/2024

Non è consigliabile la ripresa dell'attività sessuale prima che siano trascorse almeno 4-6 settimane dal parto. In caso di rapporti sessuali non protetti a meno di tre settimane dal parto è comunque improbabile dare inizio a una gravidanza.

Una domanda di: Valentina
Ho avuto un rapporto ieri sera. Ho un meraviglioso bimbo di 20 giorni: cosa comporta in allattamento la pillola?

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Cara signora, immagino che lei parli della contraccezione d’emergenza (pillola del giorno dopo = Norlevo; pillola dei 5 giorni dopo = ellaOne). Le riporto quanto sta scritto nei foglietti di accompagnamento dei due farmaci in relazione all’allattamento. Norlevo: Levonorgestrel viene escreto nel latte materno. Pertanto si consiglia di allattare immediatamente prima di assumere la compressa di Norlevo e di evitare l’allattamento per almeno 8 ore dopo l’assunzione di Norlevo. EllaOne: Ulipristal acetato viene escreto nel latte materno. L’effetto sui neonati/lattanti non è stato studiato. Non si possono escludere rischi per il bambino allattato con latte materno. Dopo l’assunzione di ulipristal acetato per la contraccezione di emergenza, l’allattamento con latte materno non è raccomandato per una settimana. Durante questo periodo si raccomanda alla madre di prelevare il latte dal seno e di eliminarlo per mantenerne attiva la produzione. Detto questo, ritengo abbastanza improbabile che a 20 giorni dal parto le ovaie abbiano ripreso l’attività e quindi vi sia la possibilità di una gravidanza. Aggiungo che, nonostante i tempi di ripresa dell’attività sessuale dopo il parto dipendano da variabili personali, in linea di massima è opportuno non ricominciare ad avere rapporti prima che siano trascorse circa sei settimane, ovvero prima della fine del periodo del puerperio. Questo perché prima di questa data il rischio di infezioni è ancora alto, oltre al fatto che la vagina può ancora risentire dell’impatto legato alla fase espulsiva. In ogni caso, quando si riprendono i rapporti sessuali, se non si desidera una gravidanza è necessario ricorrere a un metodo contraccettivo di sicura efficacia, per esempio la mini pillola, compatibile con l’allattamento. Se usato in maniera corretta, fin dall’inizio della penetrazione, anche il profilattico ha una buona affidabilità. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Gravidanza che non inizia in allattamento, dopo 4 mesi di tentativi: che fare?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Le gravidanze non si avviano premendo un interruttore. Ci possono volere mesi di tentativi prima di iniziarne una, soprattutto se si sta ancora allattando perché se è vero che l'allattamento al seno non assicura la contraccezione, lo è altrettanto che può rendere più difficile concepire.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti