Ridatazione data del parto
A cura di
Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia
Pubblicato il 04/04/2025
Aggiornato il 23/05/2025 Due giorni di differenza tra la datazione della gravidanza fatta con l'ecografia e la datazione ottenuta dalla rotella ostetrica non ha significato, così come è irrilevante che la data presunta del parto venga indicata due giorni prima o due giorni dopo, a seconda di come viene fatto il conteggio.
Una domanda di: Roberta
Ultimo ciclo 29/12/2024.
Parto previsto era per il 5/10/2025.
Ritadazione traslucenza 3/10/2025.
In che settimana mi trovo?
Grazie.

Claudio Ivan Brambilla
Gentile signora,
una ridatazione di soli due giorni di differenza è priva di significato e non cambia la settimana di gravidanza indicata dal calendario ostetrico, che conteggia le 40 settimane di gravidanza a partire dalla data di inizio dell'ultima mestruazione. Lei è in 13^ settimana, come le aveva detto a inizio gravidanza il ginecologo usando la "rotella ostetrica". Tenga presente che quando lo scarto tra le misure rilevate dall'ecografia e il conteggio ostetrico è entro una settimana la ridatazione non si fa. Per quanto riguarda la data prevista per il parto non è precisa matematicamente, solo una piccola percentuale di donne partorisce proprio in quel giorno, la maggior parte anticipa o ritarda come è ovvio sia, stiamo parlando del corpo di una donna non di un computer. Tenga presente che dalla 38^ gravidanza finita la gravidanza è considerata a termine perché il bambino, se dovesse nascere in questo momento, potrebbe vivere benissimo senza bisogno di supporti medici. Cari saluti.
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