Risate fuori controllo: che fare?

Dottoressa Angela Raimo A cura di Angela Raimo - Dottoressa specialista in Psichiatria Pubblicato il 30/07/2019 Aggiornato il 30/07/2019

Un bimbo con la sindrome dello spettro autistico a volte può avere degli attacchi di riso che, in qualche caso, può essere possibile limitare distraendolo.

Una domanda di: Pamela
Gentilissima dottoressa, il nostro bimbo, di quasi 6 anni, al quale è stato diagnosticato un disturbo dello spettro autistico, hadegli attacchi di risata incontrollata, senza motivo ed esasperata che condizionano non poco la sua e la nostra quotidianità. Come poterlo aiutare? Come relazionarci di fronte a questo importante problema?
Grazie mille dottoressa per la sua disponibilità.

Angela Raimo
Angela Raimo

Cara mamma,
si può provare a chiedere al bambino la ragione per cui ride. Molto semplicemente, dicendo: “Cosa ti fa ridere? Vorremmo saperlo per ridere anche noi”. Se dovesse rispondere (so che è difficile che accada) bisogna ridere un pochino con lui. Altrimenti(o subito dopo), senza mai mostrarsi infastiditi (non servirebbe molto, solo a mortificarlo), si può provare a distralo proponendogli un’attività (sempre la stessa) che raggiunga l’obiettivo. A volte funziona, per esempio, mostrargli un album di fotografie dove può vedersi e ritrvare le persone e le cose che conosce (la mamma, il papà, i nonni, gli alberi, un cane e così via). L’album, se mai dovesse aiutare nell’intento di interrompere la risata, può diventare un buon alleato ogni volta che la circostanza si ripete. Mi tenga aggiornata, se lo desidera. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Integrazione di progesterone dopo la 12^ settimana: è pericoloso sospenderla?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni.   »

Pianto poco vigoroso alla nascita: c’è da preoccuparsi?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Antonella Di Stefano

Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile.   »

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti