Ritardo del linguaggio o autismo?
A cura di Angela Raimo - Dottoressa specialista in Psichiatria
Pubblicato il 01/03/2021
Aggiornato il 27/05/2025 Prima di effettuare una diagnosi di disordine neuropsichiatrico in un bambino, occorre prendere in considerazione una serie di parametri che devono necessariamente essere valutati attraverso controlli "dal vivo".
Una domanda di: Alessia
Mio figlio 18 mesi domani, non parla, non indica, non esegue gli ordini, dondola avanti e dietro col tronco sul tappetino con o senza un oggetto in mano, si sbatte la testa.
Cammina, si gira se lo chiami, mangia da solo.
Ha un ritardo o l’autismo?

Angela Raimo
Gentile signora,
mi immagino che lei non si attenda che davvero io possa confermare una delle diagnosi che lei già ha effettuato: o ritardo o autismo. Credo che a sua volta lei possa immaginare che per arrivare a ipotizzare simili condizioni di fatto gravi occorra valutare il bambino nella sua globalità, prendendo in considerazione i progressi che ha compiuto fin dalla nascita. Mi chiedo se il bambino è stato sottoposto a controlli regolari dal pediatra di famiglia (i bilanci della salute) e se in queste occasioni il collega abbia rilevato qualcosa che non va oppure no. In ogni caso, mi è assolutamente impossibile capire se è un semplice ritardo del linguaggio o se si tratta di un disturbo più importante (che peraltro si sarebbe comunque evidenziato molto prima di ora). Bisognerebbe almeno capire se il bambino comunque qualche parola la dice, per esempio “mamma”, “papà”, “pappa” e così via e se la lallazione (prime sillabe pronunciate intorno ai sei mesi) è avveuta regolarmente. Comunque sia, le consiglio vivamente di rivolgersi al più presto al suo pediatra per esporgli il suo dubbio ed eventualmente valutare l’opportunità di far visitare il bambino da un neuropsichiatra infantile. Quanto prima si affronta un disturbo della sfera psichica tanto più aumentano le probabilità di riuscire a controllarlo nel migliore dei modi possibili. Mi tenga aggiornata, se lo desidera. Cari saluti.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.
Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto
Sullo stesso argomento
07/04/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Giorgio Rossi Quando si ha il sospetto che certi atteggiamenti del proprio bambino esprimano la presenza di un disturbo dello spettro autistico è bene innanzi tutto confrontarsi con il pediatra curante e poi, anche in base al suo parere, rivolgersi a un neuropsichiatra infantile. »
03/04/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Giorgio Rossi Per avere suggerimenti su come gestire i comportamenti difficili di un bambino di sei anni con disturbo dello spettro autistico occorre innanzi tutto rivolgersi a un neuropsichiatra infantile "in presenza". »
27/03/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Angela Raimo A distanza e potendo contare su poche informazioni non è possibile fare una diagnosi così delicata come lo è quella di disturbo dello spettro autistico. Tuttavia, la presenza di un solo atteggiamento diverso dall'atteso non potrebbe comunque bastare. »
10/03/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Angela Raimo Non basta un unico segno per stabilire se un bambino ha un problema di autismo, ma sono vari i comportamenti che vanno analizzati: spetta comunque al pediatra curante stabilire se è opportuno richiedere il parere di un neuropsichiatra infantile. »
24/02/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Giorgio Rossi I progressi in caso di ritardo nello sviluppo psicomotorio sono sempre graduali, per cui è opportuno attenderli con pazienza, senza avere fretta. »
Le domande della settimana
23/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Serena Mongelli Sono gli adulti a dover trovare il modo di mediare i conflitti tra fratelli, anche pretendendo con affettuosa fermezza il rispetto di alcune regole base, prima tra tutte il divieto di offendersi con parolacce e insulti vari. »
22/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Fabrizio Pregliasco I sintomi causati dal virus influenzale che sta circolando massicciamente non includono la cistite che, nella stragrande maggioranza dei casi, è dovuta a un batterio. »
22/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Esistono psicofarmaci in grado di assicurare il benessere psicologico, senza avere come controindicazione la gravidanza. La strategia terapeutica più adatta va però pensata PRIMA del concepimento. »
18/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua. »
18/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Floriana Carbone Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali. »
17/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Fabrizio Pregliasco Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto. »
15/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Augusto Enrico Semprini Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna. »
15/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro. »
15/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi. »
Fai la tua domanda agli specialisti