Ritardo dopo la “pillola del giorno dopo”

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 26/07/2019 Aggiornato il 21/08/2022

Può accadere che dopo l'assunzione del contraccettivo di emergenza si verifichino irregolarità mestruali.

Una domanda di: Lucia
Salve dottoressa, il giorno 3 Giugno mi è iniziato il ciclo, il giorno 7 Giugno ho avuto un rapporto a rischio e il giorno 8 ho assunto la pillola del giorno dopo. Il giorno 13 giugno ho avuto delle perdite simili a un ciclo durate circa 4 giorni. Contando 30 giorni da queste perdite mi aspettavo l’arrivo del ciclo il 13 luglio. Il 20 luglio ho effettuato un test di gravidanza con esito negativo e oggi 24 luglio ancora non mi è tornato il ciclo. In questo periodo ho avuto placche alla gola dovute a sbalzi di temperatura ed è stato un periodo stressante per esami universitari. Ho avuto dei dolori di schiena, forte irritabilità e in questi ultimi giorni delle perdite bianche; oltre questo non ho sintomi di un imminente ciclo. Ho assunto norlevo anche a gennaio 2019. È possibile che io sia incinta? Ringrazio anticipatamente per la risposta.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara Lucia, direi che mi fido del test di gravidanza negativo sia perché il rapporto a rischio si è verificato in un periodo di relativamente bassa fertilità, sia perché lei ha affrontato ultimamente un periodo decisamente intenso e sappiamo quanto lo stress sia nemico della fertilità. In chi abbia assunto Norlevo (o Ellaone, altra pillola contraccettiva di emergenza di più recente introduzione) è inoltre molto facile che si verifichino delle irregolarità del ciclo mestruale, quali perdite ematiche inattese o ritardo della mestruazione. Se non ci sono stati altri rapporti non protetti dopo il 7 giugno, direi che non mi sembra necessario ripetere il test di gravidanza. Altrimenti, direi di ripeterlo ad almeno 3 settimane di distanza dall’ultimo rapporto non protetto. In conclusione, non mi aspetto che lei possa essere rimasta incinta per quell’unico rapporto non protetto seguito a breve distanza dalla assunzione di Norlevo (sappiamo che l’efficacia del farmaco è inversamente proporzionale all’intervallo di tempo trascorso tra il rapporto non protetto e l’assunzione del farmaco stesso). Dal momento che per lei si tratta già del secondo episodio di contraccezione di emergenza in questo anno, mi permetto di suggerirle di programmare una visita ginecologica a breve, per poter discutere della soluzione contraccettiva migliore nel suo caso. Resto a sua disposizione se desidera, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti